venerdì 26 ottobre 2012

Ritorno alle gare (e alla realtà!)

Si ricomincia... dopo un'estate passata ad allenarsi quasi esclusivamente in pista, fino ad agosto, poi praticamente mettendo da parte la corsa a favore di camminate in montagna, ricominciare è difficile. La parentesi estiva l'ho vissuta lontano da ogni tipo di gara, unica eccezione la Staffetta de Muja, gara casalinga, breve, veloce, dura... tra l'altro fatta in un momento di buona forma fisica, infatti, le sensazioni e il risultato finale erano assolutamente incoraggianti. Ma poi ci sono le ferie, spese appunto più a favore delle camminate montane che della corsa. Infatti dalla seconda metà di agosto in poi il tempo dedicato alla corsa è stato decisamente poco, un paio di uscite più l'ora in pista, deludentissima, solo 12.750, anche se a parziale scusa (oltre al solito poco allenamento) c'era anche l'ora assolutamente infelice (04.00 - 05.00). La seconda metà di settembre è dedicata al (spero) meritato viaggio (India) e a un indimenticabile e difficile  trekking in altissima quota in Ladakh: alla fine del viaggio il fiato c'è, e soprattutto c'è l'ossigeno... quello che manca è l'allenamento, soprattutto potenza in fase di spinta e salite (di corsa). Anche appena tornato dalle vacanze gli allenamenti si contano sulle dita di una mano (e probabilmente avanzano due dita...), quindi le premesse per la gara sono tutte tranne che rosee.
La gara è la solita bellissima "Su e zo pei clanz", alla quale partecipo per la quarta volta. Mi piacerebbe rimanere sotto i 40 minuti (lo scorso anno fu 40'47''), si tratterebbe di limare qualche secondo qui e là, cercare di fare un po' meglio in salita e avere una botta di c**o e trovare un bel treno per i due km finali; si tratta anche di non lasciarsi trasportare i primi km dalla folla inferocita che tira a più non posso... ma non resisto, all'inizio tiro vado un po' troppo, anche se le gambe sono mollicce per una leggero virus intestinale che si ostina a colpirmi... Tutto va bene fino al termine della prima grossa salita: al termine non riesco proprio a recuperare, devo alternare brevi tratti di camminata a corsa, non c'è proprio birra per spingere.
Verso la fine della salita riprendo il mio ritmo, e appena si scollina ripasso praticamente tutti quelli che mi hanno sorpassato in salita più altri, segno che almeno la velocità c'è e che i mesi in pista un po' sono serviti. Gli ultimi due km li chiudo a una media di circa 4'05'', non male considerando il poco allenamento e soprattutto la grande sofferenza della salita (e il fatto di percorrerli come da tradizione in solitudine), e gli ultimi 200 metri sono ancora più veloce a causa di un tentativo di rimonta di chi mi segue, che respingo con orgoglio. Risultato finale: 41'43'', quasi un minuto peggio dello scorso anno (facendo i calcoli, il minuto è tutto perso nella salita), ma meglio di due e tre anni fa.
 Tra l'altro proprio due anni fa la Su e Zo pei Clanz fece da aperitivo per la prima volta sotto l'ora e quaranta in maratonina, che come quest'anno sarà Palmanova, 18 novembre 2012. Siccome quest'anno ho avuto la possibilità di limare notevolmente e inaspettatamente il PB, che durava ormai da un anno e mezzo, gli auspici,per fare bene ci sono. Forse non per scendere sotto quel limite, ma per fare bene e stare sotto l'ora e quaranta. Per un ulteriore salto di qualità, e per avvicinarsi a quel muro dell'ora e mezza sinceramente ci vuole molto allenamento in più e sicuramente più costanza e metodo. Intanto per il momento ho aggiunto nella routine due sedute di nuoto, ci sarebbero poi questi maledetti lunghi da fare, che regolarmente non faccio o accorcio... Quindi, scarpe (A2), scaldabraccia e polpaccere pronte per Palmanova, buone intenzioni, speriamo solo in un meteo clemente... e in tanto, tanto, tanto allenamento da fare!

sabato 23 giugno 2012

Trofeo Val Rosandra... ultima prima della pausa!!! Giuro!

Ultima gara prima della pausa estiva, che sarà dedicata esclusivamente a corse di allenamento, scampagnate in montagna, nuotate, sole, mare, e purtroppo lavoro...
Il trofeo Val Rosandra è la gara più particolare del trofeo Provincia di Trieste, visto che è l'unica gara su pista, 3000 metri da percorrersi in batterie composte in base al tempo di accredito.
Per me si tratta della prima gara ufficiale di mezzofondo su pista, non ho un tempo sulla distanza e quindi comunico il tempo dello scorso anno di un mio amico... vengo così assegnato alla terza batteria del pomeriggio, un pomeriggio in cui il gran caldo ha dato un po' di pausa, in compenso arriva un fastidiosissimo borino che ti si stampa in faccia sul rettilineo opposto all'arrivo.
Faccio un po' di calcoli per vedere quale dovrebbe essere il mio ritmo, e finalmente si parte. Spero in una batteria unita, mentre nelle prime due i concorrenti già ai 600 metri erano già molto lontani tra loro.
Parto piano, forse troppo, ma siamo tutti lì. Chiudo i primi 200 in 49''. Però. Penso sia il tempo più alto della mia categoria, ma il gruppo è compatto e siamo tutti lì. La strategia però paga: faccio tutti i successivi 4 giri coperto, ottimi parziali, tutti intorno all'1'30-1'32''. Il quinto e sesto giro sono un po' più in difficoltà (leggi poco allenamento specifico, o poco allenamento in generale...), rallento un paio di secondi, anche perché sul rettilineo controvento non ho nessuno davanti che mi protegge. Inizia così l'ultimo giro, posizioni abbastanza consolidate, con gli avversari dietro che però risalgono. Negli ultimi 80 metri vedo una canotta Pool Sport  che rinviene pericolosamente, accelero, non mi lascio prendere e quindi chiudo davanti a lui, anche se di un soffio, e circa al sesto-settimo posto di batteria, tempo 11'34'', 3'51'' di media, 65-esimo assoluto, nono di categoria. Soddisfatto, ma poteva esser decisamente meglio, causa il poco allenamento del post-Campi Elisi (1 sola uscita!!!).
Ecco di seguito i parziali sui giri:

 DistanzaPos.Pos. M/FPos. Cat.TempoParzialemin/Km
Multiplo - Giro 12001961651800:49.004.05
Multiplo - Giro 26001211121202:20.6100:01:313.54
Multiplo - Giro 3100084791003:50.9900:01:303.50
Multiplo - Giro 4140071671005:22.5500:01:313.50
Multiplo - Giro 5180069651006:55.1900:01:323.50
Multiplo - Giro 622007066908:30.3200:01:353.51
Multiplo - Giro 726006965910:07.5200:01:373.53
Multiplo - Giro 830006562911:34.3500:01:263.51

lunedì 11 giugno 2012

Post Bavisela: Napoleonica e Campi Elisi

Finita la Bavisela devo essere onesto e dire che me la sono presa un po' comoda, visto il buon risultato... ho passato una settimana di tranquillità, forse 1 corsetta giusto così per la patria e basta. Tanto lo abbiamo visto tutti: allenarsi non paga :)
Il maltempo, una partita di pallamano con conseguente cena in pub con panini e pivo a go go mi dicono che non è il caso di azzardare la partecipazione alla Principe 2012, molto meglio rimanere a casa a riposare... passano due settimane con degli allenamenti fatti ad estro, cercando di inserire un po' di km e un po' di salite (ormai sono diventato un abitudinario della salita per Gropada), ma niente di particolare o di specifico.

Arriva quindi l'appuntamento con la Napoleonica, forse la gara più bella del trofeo dal punto di vista scenografico, ma anche una delle più impegnative, vista la totale assenza di tratti pianeggianti. I ricordi dello scorso anno sono piuttosto imbarazzanti, con una partenza a razzo, un secondo km troppo allegro e quindi 6 km di totale agonia, che però fanno tanta esperienza...

I parziali al km... costanti nella parte più impegnativa!
La partenza è oramai fissata nel parcheggio del tempio Mariano di Monte Grisa, due curve a 90 gradi e una discesa abbastanza ripida comincia la strada Vicentina, meglio nota con il nome di Napoleonica. Arrivo con Stefano con parecchio anticipo rispetto all'orario di partenza, si fa un paio di chiacchiera, ci si scalda pochetto e quindi si può iniziare! Quest'anno la Napoleonica vale anche come campionato nazionale AutoFerrotramvieri, quindi gli atleti in partenza sono parecchi... infatti il primo km, tutto in discesa, è particolarmente insidioso, causa il traffico...

salita costante!
Si arriva finalmente, dopo il km di discesa, all'imbocco della Napoleonica, tratto che farà selezione: 3 km di costante salita su ghiaino, che ammazza le gambe. Chi la farà un po' troppo sopra le righe si troverà molto in difficoltà nel ritorno lungo il sentiero Cobolli e via Crucis. Memore dell'esperienza dello scorso anno non spingo in discesa, anche perché un po' sono nell'ingorgo più totale, mentre lungo la Napoleonica cerco di tenere (con successo) un ritmo intorno ai 4'50''. Si vira intorno all'obelisco, piccola salina per imboccare il sentiero Cobolli, e quindi un tratto in leggera discesa, prima di un traverso lungo più di 600 metri che distrugge chi ha patito la salita della Napoleonica: qui forse inizia la gara vera e propria, in questo punto si può fare la differenza e staccare il gruppetto con cui si corre. In salita mi sento bene, recupero parecchie posizioni, in discesa ne perdo un paio, dove cerco di recuperare un po' di fiato per la via Crucis, che arriva con la sua prima salita di 300 metri, di cui non si vede neanche la fine... si riscende, altro piccolo strappetto, e lunga discesa verso il tempio di monte Grisa. Tutto l'ultimo tratto lo faccio con un gruppetto incontrato alla fine della prima salita della via Crucis, il ritmo è decisamente buono, e l'ultimo km è un lungo sprint per guadagnare 3-4 posizioni. Chiudo 114-esimo, 35'21'', migliorando 1'20'' rispetto allo scorso anno. Effettivamente sono contento, ci sono parecchi miglioramenti nonostante l'allenamento non sia costante e sia fatto un po' a casaccio.

non male come dislivello...
La domenica è un piacevole intermezzo votato alla velocità, con il meeting Città di Trieste, organizzato dalla mia societa (Amici del Tram de Opcina), quindi oltre al dovuto aiuto per l'organizzazione, c'è pure l'occasione per cimentarsi nei 100 metri (personale 12s48) e per la prima volta nel lungo. I 100 metri vanno malino, 13s27, ma la preparazione è nulla e la stanchezza del giorno precedente è devastante. Mi fa però piacere che finché c'è un po' di birra riesco a stare nel gruppo, salve crollare nei 30 metri finali. La sorpresa invece arriva dal lungo, mai fatto prima: 5m10cm fatti proprio all'ultimo stacco, apprendendo in corso di gara la tecnica e lasciando molti cm in pedana.
Tolte le chiodate, la settimana si trascina lenta con due sedute di recupero e una specifica (finalmente!), 6 x 600 fatti mediamente in 2'20'', e finalmente si arriva alla mia seconda prova del trofeo Provincia di Trieste, il giro podistico dei Campi Elisi, gara corta (5,2 km), ma ondulata, con due strappi insidiosi, e arrivo in salita dopo un lungo rettilineo e curva a gomito. La partenza è veramente difficile, una strada non larghissima, auto a destra e sinistra, in discesa, con una doppia curva a 90 gradi dopo circa 100 metri, e un rettilineo pieno di ostacoli. Tento la scommessa di partire sul marciapiede e la vinco. Meno traffico, solo un paio di sorpassi e un ritmo sicuramente non da scatto, e via il primo km scivola velocissimo (3'35'').

ottimo il ritmo in una gara dove trovarlo (e mantenerlo) è difficile!
Inizia quindi la prima salita, quasi 700 metri non impegnativi ma che sicuramente tanto contano sull'economia di gara. Il ritmo ovviamente rallenta (4'00''), ma si va che è un piacere. Si "circumnaviga" il supermercato Pam, si controllano le offerte del giorno, e quindi inizia la seconda salita che porta in via Locchi, 500 metri con pendenza più significativa. Tengo botta, respiro un po' allo scollinamento, c'è poi un piccolo ulteriore avvallamento che ti ricorda come si stia correndo sotto la soglia... si ritorna quindi al punto di partenza, picchiata veloce perso passeggio Sant'Andrea, dove cerco di lasciare andare le gambe, per poi fare l'ultimo lungo allungo di 800 metri.
5 km veloci ma ondulatissimi...
800 metri fatti tutti in gruppo, con un runner del Marathon che tira, ma che alla lunga cede. Curva a gomito e sparo le ultime cartucce nella salita finale, chiusura in 20'31'', 50'' meno dello scorso anno, 86° assoluto (miglior piazzamento di sempre in una gara del trofeo) e 11° di categoria.

peccato il 4'12''... un paio di secondi in meno era meglio...
Non resta che continuare con gli allenamenti, valutare se fare i 3000 in pista (che noia...) e andare nel lungo letargo  agonistico estivo... salvo qualche trail o garetta fatta solo per il piacere di correre in compagnia di Nicoletta, fresca di tesseramento FIDAL!

mercoledì 9 maggio 2012

Incredibile Bavisela 2012

Mi sono iscritto con l'inganno... ovver preso dall'entusiasmo avevo comunicato l'iscrizione in società, poi me ne ero scordato, mi era passata la voglia, e quando sul più bello ero convinto di passare una tranquilla domenica mi viene ricordato che mi ero iscritto e che soprattutto dovevo pagare l'iscrizione... e quindi visto che ormai quello che è pagato è pagato, la gara bisogna farla... scusate ma sono di origini nobili istriane :)
Le premesse contrastanti... ottimo tempo alla CorriTrieste, male alla MujaLonga, un solo allenamento (tra l'altro di recupero), problemi intestinali il venerdì, partita di pallamano il sabato (causa infortuni e assenze di mezza squadra) ed è così che mi presento alla partenza della Bavisela 2012, anzi, della Maratonina dei Due Castelli, che per chi non la conoscesse, è la maratonina di casa, che porta dal Duino a piazza Unità d'Italia, con 9 km lungo una delle strade più belle al mondo, ovvero la strada Costiera, e che prende il nome dal numero di castelli che si incontrano lungo il percorso:  il castello di Duino (a dir il vero non lo si vede dal percorso di gara...) e lo splendido castello di Miramare.
Il percorso della maratonina
Tutta l'attesa pre-partenza è un continuo andirivieni tra le griglie di partenza ed il bagno... maledetto integratore, ogni volta mi freghi... bene, mancano due minuti alla partenza, mi posiziono audace nella griglia < 1h15m (tanto dentro ci sono tutti...), manca un minuto, ma mi scappa ancora! Ed è così che esco di corsa dalla griglia, e proprio mentre viene dato il via, entro in bagno! Esco, e mi infilo dove riesco. Parto con circa 1 minuto di ritardo sul tempo ufficiale...
La tattica di giornata è semplice: prima parte ondulata da far lenta, senza forzare, costiera ad un ritmo decisamente più allegro, discesa finale da Grignano al bivio fatta con testa, e dopo cercare di tenere un ritmo decoroso, ben sapendo che le difficoltà saranno subito al bivio e nella zona del ferroviario.
La partenza è veramente lenta, complice una gran calca dovuta alla suddivisione della carreggiata tra maratona e maratonina. Decido di non sorpassare a destra e sinistra con continui cambi di ritmo, mi metto a lato, seguo un po' il ritmo di tutti, con alcune deviazioni per evitare di rimanere proprio incastrato. Il primo km è proprio lento (5'03''), e c'è anche parecchia umidità... non sono contento... Finalmente la strada si allarga, e imposto quei 4'50 al km che volevo per la prima parte della gara. Il quarto km è leggermente più lento causa ristoro, e quindi inizia la costiera. Tutta la costiera la faccio ad un ritmo praticamente costante poco al di sotto dei 4'35'', cerco di non esser eccessivamente veloce, e di correre rilassato, sapendo che il vero problema è il passaggio al bivio di Miramare. Bivio preceduto dalla discesa che parte dalle gallerie, fatta in relax a 4'05''. Passato il bivio, rimango concentrato e cerco di mantenere la velocità, ci riesco e infatti il 15esimo e 16esimo km li faccio ad un sorprendente 4'25''. Cominciano quindi i km più brutti e difficili, e infatti pago lo sforzo e la partita del giorno prima, passo subito a 4'40'' e poi ancora 4'48''. La fatica fatta si fa sentire, fortunatamente sono ormai in zona stazione, manca poco, comincia finalmente ad esserci pubblico che incita e saluta, rimetto insieme le ultime energie e sparo l'ultimo km a 4'09''. Il risultato finale è un ottimo 1h36m44 (media 4'36''), 2m25s sotto il precedente limite stabilito nella piatta Palmanova, a fine stagione e con un clima decisamente più favorevole.
Auto-lap ogni km
Che dire? Beh, finalmente contento, anche perché le aspettative erano basse o meglio forse non c'erano aspettative, anche perché la preparazione non è stata assolutamente specifica. Contento anche perché dalla prima mezza dell'anno (Gorizia), per quanto fosse ancora a inizio stagione (e con il mese di non allenamento alle spalle), passando per Berlino, il tempo finale è calato di più di 11 minuti.
Il riassunto della fatica

Adesso fortunatamente il tempo delle mezze si prende una lunga pausa, per ricominciare appena a fine ottobre con la maratonina di Lubiana e terminare subito dopo con Palmanova. Spazio quindi alle gare brevi: domenica 13 Trofeo Principe!

lunedì 7 maggio 2012

Gare pre-Bavisela - Segnali contrastanti...

Nelle 2 settimane che precedono la Bavisela ci sono state due gare simili, in cui mi attendevo un risultato simile o almeno in leggera crescita. Invece il risultato è stato molto diverso...
Andiamo con calma: domenica 22 aprile, CorriTrieste, gara piatta, due giri di un percorso in PortoVecchio, tempo nuvoloso con leggera pioggia. Arrivo alla gara con le gambe un po' pesanti (il giovedì precedente ripetute in salita, il venerdì breve veloce, sabato partita di pallamano), con la serata precedente non proprio impeccabile (non si può dir di no ad alcune buone birre...), e quindi la prima domanda domenica mattina è: "ma chi me l'ha fatto fare?". Invece le gambe sembrano andare. Sicuramente non sono splendido, un po' nel ritorno del secondo giro le gambe le sento "impastate", ma stringo i denti e alla fine il passo medio sarà 4'12''.
Auto-laps a 1 km della CorriTrieste
Il 25 è invece dedicato alla MujaLonga, gara di casa, su un percorso che conosco come le mie tasche. C'è il sole, fa decisamente più caldo dei giorni precedenti, e ci sono tantissimi runner alla partenza (più di 700), grazie alla validità della gara come campionato regionale di corsa su strada sui 10 km.
Il percorso prevede un bastone tra Porto San Rocco e Lazzaretto, con un piccolo giro all'interno della Base Logistica, per raggiungere i 10 km di lunghezza. La partenza è normale, forse un po' più veloce del preventivato, ma va bene così perché c'è veramente tanta gente e quindi bisogna prendersi il proprio spazio. Fino al 5° sembra andare tutto bene, ma poi, appena entrato in base sento un crollo, un'eccessiva stanchezza che mi lascia abbastanza perplesso. Al viraggio decido di lasciar perdere, di non tirare, infatti al ristoro prendo una bottiglietta e la bevo camminando, poi si riparte, ma il ritmo è decisamente più blando. Solo in prossimità del traguardo, nell'ultimo km, mi sveglio un po', aumento decisamente il ritmo e arrivo in accelerazione, ma le sensazioni sono pessime, il tempo è un mediocre-scarso 45'15'', 4'31'' al km. Doveva essere almeno 4'25'', anzi, forse anche qualcosa in meno.

Auto-laps a 1 km della MujaLonga
Sicuramente dovevo scontare il carico dei giorni precedenti. Speriamo sia solo questo. In attesa della Bavisela, sicuramente i segnali sono contrastanti...

mercoledì 18 aprile 2012

L'evento - mezza di Berlino

E' passato un po' di tempo, e finalmente riesco a scrivere di questo evento splendido a cui sono riuscito a partecipare, ovvero la mezza maratona di Berlino. 27500 iscritti, percorso praticamente piatto, e una giornata splendida per correre, forse leggermente ventosa, ma fresca-fredda, sole e un pubblico incredibile per tutto il percorso, che tocca i punti più belli di quella che può ormai esser definita la capitale d'Europa. E un'ottima occasione per coniugare sport-turismo, o meglio, un'ottima scusa per andare fare una gita con la mia dolce metà e con Fede & Fede, e vedere una città che non avevo ancora visto.
La preparazione alla gara è andata malissimo, causa 1 mese di inattività dovuta al maltempo, compensata con allenamenti saltuari e non assolutamente specifici (pallamano e pallacanestro) e praticamente due soli lunghi (compresa la maratonina di Gorizia). L'obiettivo iniziale era migliorare il personale (1h39m02s a Palmanova, fine stagione 2010), riveduto poi con Federico, cercando quindi di stare intorno all'1h40-41m.
Si parte da Venezia al sabato (primo errore, forse era meglio il venerdì, ma il lavoro...) con Easy Jet, arrivo a Berlino e via a prendere il pettorale. La zona di ritiro del pettorale è immensa, e si trova all'interno dell'aeroporto di Tempelhof, ovvero il terzo aeroporto cittadino, ora adibito a voli privati.
L'esterno dell'aeroporto, dove si ritirano i pacchi gara

Gli stand all'interno sono tantissimi, fortunatamente non compro nulla, a parte alcune barrette per la mattina dopo. Bella la maglietta del pacco-gara (una Adidas tecnica color arancio), ancora più bella la maglietta ufficiale presa in più da Nicoletta (sempre Adidas ma ancor più tecnica). Finalmente, con tutti i bagagli, si va in albergo, scelto strategicamente abbastanza vicino alla partenza. Comincia quindi il toto-cena... che facciamo? dove troviamo un pasto adatto senza spendere un capitale? Non è il caso di cominciare con birre e wurstel, patatine e quanto... decidiamo per un asiatico, lì il riso dovrebbe esser di casa... troviamo un ottimo ristorantino vietnamita, in cui facciamo incetta di riso. Veramente un'ottima scelta, una cena non proprio perfetta (penso ai vari articoli letti, in cui si raccomanda di mangiare il giorno prima solo quello cui si è abituati, e non cominciare con le sperimentazioni per non aver brutte sorprese...), ma che sicuramente raggiunge il suo scopo. Bene, è ora della nanna.

tempo di conoscenze prima della nanna (e nel bicchiere c'è the)
Il giorno della gara ci si sveglia quindi con calma (la gara è alle 10.45, possiamo dormire!!!), e colazione in camera con pane, marmellata, banane e barrette acquistati con sapienza e mestiere il giorno prima. Usciamo dall'albergo e ci dirigiamo a piedi verso la partenza. Arrivati ad AlexanderPlatz veniamo travolti da un fiume di persone che escono dalla metro. Individuiamo in coda alla partenza i camion per il deposito-bagagli, ben posizionati, ben segnalati e con un servizio efficientissimo. Lasciamo i (pochi) vestiti che ci siamo portati appresso e cerchiamo di andare verso la nostra gabbia. Comincia ad avvicinarsi l'ora della partenza, saluto Nicoletta che partirà in fondo al gruppo (le gabbie di partenza sono differenziate per tempo dichiarato), e con Federico mi avvio verso il posto che abbiamo deciso che ci compete (abbiamo dichiarato tempi fantasiosi...). Obbligatoria la sosta cambio olio, proprio quando la gara parte. Federico dapprima un po' si indispettisce, poi nel dubbio cambia l'olio anche lui. Prima di partire si raccomanda: " I lacci!!!". "Tranquillo, ho fatto il doppio nodo!" gli faccio io...

Il percorso di gara
Si parte! con 4 minuti e mezzo di differenza con il tempo ufficiale. Manco male, pensando che poi Nicoletta avrà una differenza di "soli" 35 minuti...
Partenza come al solito lenta, un po' per il poco riscaldamento (solito, tanto sono abituato), e soprattutto per il gran traffico. Si passa a fianco di AlexanderPlatz, si svolta secco a sinistra e si prosegue per un vialone che ci accompagnerà diritto diritto per circa 8 km, passando sotto la porta di Brandeburgo. Ovviamente come da tradizione mi si slaccia una scarpa (ma non avevo fatto il doppio nodo???): imprecazione, sosta, con il guanto non riesco a far il nodo, togli il guanto, allaccia, riparti, rimetti il guanto in corsa... Federico se potesse mi ammazzerebbe... abbiamo perso almeno 30 secondi!!! A partire dal 11 km decido di mettermi davanti e tirare un po', sempre con Fede a stretto contatto.

Gli split
Facciamo degli ottimi intermedi, ma proprio quando dovremmo cambiar passo, subito dopo Checkpoint Charlie, tutto si fa più complesso, ci sono un paio di leggerissimi dislivelli che metteno a nudo la mancanza di preparazione specifica. Teniamo duro, non molliamo e chiudiamo assieme in 1h41m24s, ottimo crono che dovrebbe valere a causa di traffico in partenza e lacci, forse almeno un minuto in meno... e c'è anche lo split negativo!


Non resta altro che aspettare Nicoletta, che però non vediamo causa il continuo fiume di persone, ma che chiuderà la sua prima mezza in 2h35m. Bravissima.
Si va in hotel, riposino e quindi la desideratissima e meritatissima cena, rigorosamente tossica a base di birra, patate e carnazza.
Il fornitore di birra post-gara
Non resta che cercare di far tesoro della gara per fare una buona prestazione nella gara di casa; prima però due piccole tappe di avvicinamento, la CorriTrieste, 8 km, e la Mujalonga, 10 km, ottimi test per valutare la condizione. Appuntamento al 6 maggio!

certificato!

giovedì 8 marzo 2012

Prima mezza 2012 - un (mezzo) fiasco annunciato...

Ed eccoci alla prima gara su strada del 2012, che nelle previsioni doveva essere un banco di prova per Berlino, con un tempo finale che doveva attestarsi intorno ai 5’ in più rispetto al tempo target di Berlino. Beh, come più o meno tutti sanno, il tempo in febbraio non è stato dei più clementi ed è così che tutta la preparazione è andata a farsi benedire, con l’ultimo allenamento di gennaio svolto il 27, il primo di febbraio sempre il 27... Nel mentre ci sono stati allenamenti di pallamano, partite di basket, ma niente che abbia a che fare con una corroborante corsetta o nuotata...

Le aspettative per questa gara sono quindi basse, anzi, rasoterra. In più, la sera prima ho ben pensato di andare a giocare a pallamano in trasferata a Vicenza, e nonostante una partita con un avversario di basso livello, la fatica sulle gambe e le poche ore di sonno si sentono tutte. L’obiettivo è quindi un 1h50m, cioè un lungo di buon livello.
La sveglia è all’alba, mi sembra di non aver neanche dormito. Vengo raccolto dal cucchiaino di Matteo, recuperiamo quindi Stefano e via a Gorizia. La tentazione di non partire è forte...
Mi faccio coraggio e parto, rigorosamente ultimo. Imposto il ritmo, non più di 5’10’’ e non meno di 4’50’’. Già al 5° sento le gambe che fanno male, soprattutto i quadricipiti sembrano esplodere. Non resta che tener duro... peccato non essermi portato dietro l’MP3, almeno non avrei sofferto in solitudine...
I km corrono abbastanza veloci, il circuito nella parte italiana non è male, nella parte slovena invece, a parte la ciclabile a fianco della ferrovia, è abbastanza bruttino, soprattutto il passaggio nella zona industriale, con un paio di saliscendi con relative curve secche che spezzavano il ritmo (e le gambe). Gli ultimi 4-5 km sono abbastanza sofferti, le gambe più che dure ormai sono pietrificate, la speranza di aumentare il ritmo almeno per l’ultimo km si fa vana. Arrivo al traguardo comunque con un decoroso 1h46m53s, tempo leggermente sotto le attese, un po’ a sorpresa.

grande sofferenza...

Mi fiondo quindi alla ricerca di cibo, a tratti durante la gara ho sentito il desiderio di mettere qualcosa sotto i denti... trovo quindi Stefano, anche lui con un tempo sotto le sue abituali performance, e Matteo, che invece conclude con un ottimo crono.


Mancano quindi 4 settimane a Berlino. Quattro settimane in cui cercherò di massimizzare il kilometraggio nella prima metà per poi dimunuire durante la terza settimana e scaricare nell’ultima. Obiettivo per Berlino: migliorarsi, anche se non so di quanto. L’obiettivo iniziale era arrivare intorno ad 1h32-1h35, penso che ormai il risultato sia non raggiungibile. L’importante sarà stare sotto 1h39m, e poi cercare di migliorare ancora per la Bavisela.


mercoledì 25 gennaio 2012

Esordio Trail... Lanaro GranFondo 2012

Si tenta questa esperienza per me quasi “estrema”... non sono un amante delle lunghe distanze, e non è che sia neanche un gran amante delle salite, ma devo fare km in vista di Berlino 2012, e fare allenamenti lunghi mi ha aiutato parecchio già a Palmanova, dove, nonostante una condizione calante, ma con due buoni lunghi alle spalle, il risultato è stato buono, non tanto a livello di crono, quanto di sensazioni.


Alla partenza... ignari della faticaccia che ci aspetta...
L’obiettivo è quello di una bella “gita”, senza alcun patema in termini di tempi/prestazioni. Siamo a tutti gli effetti un bel gruppetto: io, Stefano, Federico e un ottimo Piero, reduce eroico da un sabato sulle piste da sci. In partenza poi ritrovo tanti amici, tra cui Ale, che dopo aver patito qualche problema si ripresenta ai nastri di partenza.
La giornata è fredda, in partenza, ma c’è un gran bel sole e l’aria è, come si suol dire, frizzante! Ore 09.00, partenza dei ciclisti: pare ci sia qualche problema, qualcuno più competitivo spinge un po’ troppo, forse un po’ fuori dallo spirito della manifestazione. Partiti i ciclisti, faccio un po’ di riscaldamento, più che altro per non patire il freddo pungente del mattino. Ore 9.15 puntuali si parte: il percorso all’inizio lo conosco bene, sono circa 5 km in costante salita, parto praticamente ultimo assieme a Federico e Piero, con un bel ritmo blando. Ecco che subito trovo il capro espiatorio della mia prestazione: Ale si piazza davanti a me e non mi lascia passare, alza i gomiti, impedendomi di impostare il mio passo di 3’30’’; devo allora accontentarmi di un blando 6’00’’ J.
Si arriva quindi alla deviazione per Pesek, presidiata da un ottimo Cris,  dove è obbligatoria la sosta foto con Piero. 
Obbligatoria la sosta foto...
Si inizia a camminare a passo spedito lungo la ripida salita, e poco prima dell’attraversamento della strada statale, si ricomincia a correre, sempre in leggera salita, prima di ricominciare un po’ a scendere in direzione Basovizza. Entro quindi nel bosco e subito si imbocca il sentiero 3 in direzione Gropada – Monte dei Pini, salita non impegnativa ma in più di qualche tratto preferisco camminare piuttosto che correre. È quindi il turno della discesa tecnica verso Trebiciano, che supero fortunatamente senza alcun intoppo. È quindi il turno del lungo tratto che porta verso Fernetti, molto corribile, dove però trovo Valentina e Andrea in gita domenicale, e siccome era parecchio tempo che non li vedevo, approfitto per camminare un po’, fare due chiacchiere e mangiare un paio di gel. Ritrovo Federico, anzi lui ritrova me, visto che nei km precedenti ha ben pensato di modificare traiettoria e fare un km e mezzo in più... arriviamo quindi a Monrupino, è il momento del lungo tratto di asfalto in direzione Zolla, che facciamo più camminando che correndo, per salvare le energie per il tratto finale... Arrivati a Zolla, ricominciamo a correre, manca poco (oddio, poco, 4-5 km duri...), ma i muscoli non hanno la mia stessa voglia di arrivare in cima. 

Cominciano i crampi, un po’ ovunque, dal polpaccio alla coscia, devo proprio fermarmi e fare un po’ di stretching almeno un paio di volte. Tento comunque di corricchiare in qualche tratto in piano, ma mi fermo ad ogni minima salita. Finalmente sento gli altoparlanti, anche se sono parecchio lontani, piano piano mi avvicino all’arrivo ma gli ultimi 800 metri sono durissimi: mi raggiunge Ale e ci tiriamo a vicenda fino al traguardo, che tagliamo assieme, anzi, con lui che taglia il traguardo e io che muoio praticamente 3 cm dopo, colpito da crampi in ogni minimo muscolo delle gambe, in crisi completa, tanto da ricordarmi di stoppare il Garmin quasi 8 minuti dopo...
A parte il tratto da Zolla in salita verso la vetta, tutto sommato non è andata malissimo, ma sopportare i crampi per 4 lunghi km di cui almeno 3 di salita, e di cui quasi uno di “arrampicata”, non è stato facile, speriamo si riveli un buon allenamento per gli obiettivi futuri. Già penso all’edizione 2013. Farla, non farla. Aspettiamo il meteo (che difficilmente sarà così perfetto!), la condizione, e se al momento dell’iscrizione affioreranno i ricordi degli ultimi km...


Tornando invece al nostro gruppetto, Stefano, come lo scorso anno, si è fatto rispettare: 3h06’, ma anche lui con deviazione fortuita... Federico invece 3h20’, che vale molto di più considerando il km e mezzo fatto. Piero arriva invece in 3h50’, un buon risultato, considerando che non è un corridore da lunghe distanze e che il giorno precedente lo ha speso sulle piste da sci...
Dopo aver ripreso un po’ di fiato in vetta non resta altro che ridiscendere verso Sagrado, dove abbiamo lasciato l’Alfettone d’ordinanza per ritornare a casa, con una gran voglia di un bagno caldo rilassante... alla prossima!