venerdì 3 giugno 2011

Napoleonica... ma dove sono i tratti pianeggianti???

Non avevo mai partecipato alla Napoleonica (gara ovviamente...), ma più o meno tutti mi avevano detto che si tratta di una gara tosta... beh, niente di più vero... Arrivo alla partenza dopo il buon risultato ottenuto alla Principe, ma a dir il vero, con ben pochi allenamenti, anzi, due sole corsette molto blande, causa poca freschezza ed impegni che mi hanno tenuto lontano dall'allenamento in tutte le sue forme... Quindi aspettative poche, e alla fine il risultato non è esaltante (170-esimo), ma quello che invece è preoccupante è invece il fatto che persone che hanno tenuto un ritmo di allenamento normale e che fino ad un paio di settimane prima tenevo a 1 minuti dietro sono arrivate 1 minuto davanti. Bel peggioramento quindi, ma più o meno preventivato...
Venendo alla cronaca della gara, la giornata è perfetta (per la corsa), si parte (davanti) in decisa discesa dal parcheggio di Monte Grisa ad un ritmo allegro (4'00''), anche per evitare di esser asfaltato da chi segue. Si prosegue quindi a fianco delle pareti usate per l'arrampicata, fino ad arrivare all'imbocco della Strada Vicentina, volgarmente nota con il nome di Napoleonica, dove di fatto inizia il tratto clou della gara. Il fondo ghiaioso non aiuta di certo, e la pendenza costante del 4% rende questa parte della gara un vero inferno. All'inizio faccio un paio di sorpassi, alcuni un po' azzardati, purtroppo lo spazio è poco e il rischio di inciampo e caduta è altissimo.Dopodiché trovo il mio ritmo, che cala inesorabilmente fino all'arrivo all'Obelisco, dove c'è un piccolo strappetto per salire sul sentiero Cobolli, dove un tratto di 500 metri in lieve discesa permette di recuperare un po' di gamba e un po' di fiato. Subito dopo c'è però una salita spezzagambe, un kilometrino un po' su e un po' giù prima di arrivare sulla via Crucis che con due salite abbastanza brevi ma veramente dure buttano ben giù il morale. Si intravede quindi l'arrivo e dopo il km più veloce della storia (in realtà i cartelli erano messi un po' alla rinfusa) siamo in quattro che peschiamo un po' d'orgoglio e di sana competitività e scattiamo verso il traguardo, anche questo in salita...






Comincia adesso però il periodo più duro, con allenamenti difficili causa condizioni meteo e vacanze, e poche gare. Campi Elisi tra una settimana e mezza (forse), niente tremila in pista causa vacanza, che però compenso con una splendida garetta a New York (19 giugno), 5 miglia di primo mattino a Central Park...
Primo appuntamento semiserio alla fine di agosto con la maratonina del WoertherSee (più come scusa per la gita che per la voglia di correre), quindi ancora la solita EuroMarathon, una inutile Maratonina del Carso (quest'anno mi metterò di impegno e spero di non farla, perché secondo me è veramente la più brutta gara del trofeo) e poi chissà, magari nel frattempo la staffetta de Muja, o qualcos'altro... vedremo.

lunedì 16 maggio 2011

Trofeo Principe... un buon ritorno!

 Dopo la parentesi (infelice) della Maratonina dei Due Castelli, si ritorna al trofeo Provincia di Trieste con la gara di "casa", ovvero il Trofeo Principe. Gara di casa perché il nome di Principe è ormai, al pari del nome Cividin, legato alla pallamano triestina. E il Principe Pallamano Trieste è la squadra in cui ho militato in gioventù, e che mi ha permesso di vivere importanti e belle (e talvota anche brutte) esperienze, tra cui un paio di scudetti vinti e alcune presenze in Champions League, contro Vienna e Marsiglia. Ma oramai quei giorni sono un lontano ricordo, ora il mio presente pallamanistico è una piccola squadra di serie B in cui la parola chiave è il divertimento, oltre ovviamente alla corsa.
Tornando alla gara, il Trofeo Principe è la terza gara individuale del circuito, dopo il Trofeo No Stop Viaggi, Track and Field e dopo la gara inaugurale per società Gemina Run. Obiettivo era migliorare la (scarsa) prestazione dello scorso anno (ero appena rientrato dalle ferie), e riprendersi dopo l'influenza e i crampi della Maratonina. Il percorso parte dallo stabilimento Principe e dopo un giro in piena zona industriale, passa per Mattonaia, si vira in direzione Caresana in costante salita, si vira quindi verso San Dorligo e dopo un breve tratto di scollinamento si riprende a salire fino all'incrocio con la zona industriale di Dolina, da dove si riprende a scendere fino all'arrivo.



Obiettivo pienamente raggiunto: parto dalle prime file con un ritmo buono (e con le mie amate ultraleggere Ronin 2), non mi faccio ingannare da chi parte a palla, per poi trovarsi alla salita di Caresana in difficoltà. Giro in direzione San Dorligo leggermente affaticato ma d'altra parte si è corso per 3 km a un ritmo decisamente allegro. C'è un leggero tratto di discesa, riesco a recuperare, per poi tener duro fino alla svolta a sinistra del più alto di tutto il percorso. Dopo poche centinaia di metri si gira nuovamente a sinistra su un breve tratto di sterrato, dove mi accorgo che la gamba "gira", grazie anche ad una pendenza favorevole, anche se non riesco a capire se riuscirò a tenere quel ritmo (3'50'') fino alla fine. Invece il gruppetto con cui sono tiene, io tengo pure, anzi accelero, riesco a guadagnare qualche posizione e ad arrivare al traguardo in accelerazione, chiudendo gli ultimi 200 metri a 3'30'' (anche se il GPS dice 4'45'', ma mi sono dimenticado di premere lo stop...).



Risultato finale: 102esimo, 14esimo di categoria, media di 4'02'', un miglioramento rispetto allo scorso anno di più di 5 minuti. Non male davvero, non speravo tanto, ma forse questo significa che nei mesi precedenti ho lavorato bene e in condizioni fisiche "normali" il risultato ogni tanto arriva.

lunedì 9 maggio 2011

Sofferenza... maratonina dei due Castelli...

Arrivo alla maratonina dei due Castelli per la prima volta, con grandi aspettative e dopo aver seguito un buon programma, fatto di lunghi, di medi, di ripetute e di sacrifici. Voglio far bene, le sensazioni dopo il trofeo Track and Field sono buone. Ultima settimana di scarico con le gambe un po' impallate, ma gia' giovedi' annuso che c'e' qualcosa che non va. E infatti arriva puntuale l'influenza intestinale, quella subdola, non quella che ti tiene in bagno ogni 5 minuti, ma quella che ti fa sentire le gambe come mattoni, la testa pesante e via cosi'. Mettici pure una bella contusione alla gamba sinistra rimediata il giorno prima e la frittata e' fatta.
Mi ritrovo come oramai da tradizione con Federico, saliamo sul primo pullman disponibile mimetizzandoci da milanisti (altrimenti l'autista non ci avrebbe fatto salire :-) ) e arriviamo a Duino, dove incontriamo un po' tutti, tra cui Stefano, ex collega, compagno di universita' e forse avversario in qualche campo di calcio, dove si chiacchiera piacevolmente del piu' e del meno, in attesa dello start.
Si parte quindi in leggero ritardo, sotto un sole caldo, e l'inizio non e' malvagio, tengo il ritmo che voglio per i primi 4 km, fatti quasi di dolci salite. Si scollina all'altezza della costa dei Barbari, e riesco a cambiare ritmo, tenendolo per i successivi 5 km. Al decimo sento che c'e' qualcosa che non va, e infatti, puntuali arriva un principio di crampo al bicipite femorale destro. Mi fermo, stretching con tutti che mi sorpassano, riprendo, piu' avanti un altro crampo, stavolta all'altro bicipite, altro stop, insomma non e' giornata. Sul lungomare cominciano anche alcuni brividi di freddo, peccato pero' che faccia un caldo mortale... mi trascino con un ritmo blando fino alla stazione, dove con un'impennata di orgoglio riaccelero nonostante i crampi che (ri)compaiono sempre al momento meno opportuno. Arrivo con un inutile 1h43' e penso un paio di secondi, poco dopo un ottimo Federico, alla sua seconda mezza e con veramente un buon passo in queste gare lunghe. Preso con le dovute pinze il crono non e' malvagio, tenendo conto di 3 stop e di 11 km fatti alla fin fine trotterellando a un ritmo che non ho mai sentito neanche lontanamente mio, 40-50'' sopra il ritmo che mi ero prefissato e che sapevo di riusci a tenere.


Arrivati al traguardo, recuperata non senza difficolta' la mia dolce meta', non resta altro che aspettare Stefano e Valentina, che anche quest'anno hanno scelto la distanza regina. 42195 tutti d'un fiato, con pero' pochi km alle spalle, causa problemi di vario genere. E sono loro che per fortuna allietano la giornata portandosi al traguardo entrambi sotto le 4 ore, forse obiettivo sperato ma mai dichiarato causa una preparazione non mirata, ma che sicuramente almeno a me da' la giusta dose di felicita' per una giornata iniziata in maniera discutible, trascorsa male con 4 soste neanche avessi al posto delle scarpe le Pirelli del gran Premio di Formula1 e finita peggio, a letto con la febbre.


lunedì 18 aprile 2011

Trofeo Track and Field... bene. Avanti così

Il Trofeo Track and Field, conosciuto meglio come Papi Sport o meglio, ex-Papi Sport è la seconda prova del trofeo Provincia di Trieste. Un percorso ondulato con discese e salite spezzaritrmo anche se mai impegnative se prese singolarmente (ad eccezione della salita finale, controvento e lunghetta) che parte dal Centro Lanza di Prosecco, prosegue verso Gabrovizza e all'arrivo nell'abitato di Sales gira e permette di percorrere la strada al contrario.
La giornata è soleggiata, fresca, anzi, paragonata a quella del trofeo Running World, fredda, e parecchio ventosa; vento che darà fastidio soprattutto sul lungo rettilineo finale, soffiando di traverso, ostacolando in paticolar modo il km di salita, che nonostante una pendenza poco accentuata (circa il 2%) sembrava veramente ostico.


Si parte abbastanza davanti, assieme al buon Marcello. Ritmo da subito veloce, che un po' mi preoccupa: i primi 2 km sono tutti intorno ai 4', complice la discesa che ci lascia scorrere in attesa della rivincita al ritorno. Si passa quindi Gabrovizza, lasciando a destra l'incrocio per Sgonico, si passa la strettoia sul primo ponte, per poi arrivare al secondo ponte, che coincide con il punto più basso di tutto il percorso. Da lì in poi è tutto in salita verso il giro di boa, 2 km belli tosti in cui l'importante è tenere il passo. Avvicinandosi al giro di boa si incrociano i primi che hanno girato: non sono poi tanto avanti, il mio ritmo è leggermente calato dalla partenza, ma non poteva esser diversamente, vista anche la salita. Giro a 4'16'', ben meglio di quello che mi aspettavo e volevo. Ma adesso ho paura di crollare. Fortunatamente trovo un gran bel gruppetto in cui stare, e in cui sto a mio agio. Si ritorna indietro e vedo alcuni compagni di corsa che sono leggermente indietro che mi incitano. Grazie, mi danno un po' di carica, è proprio quello che ci vuole. Si percorre il percorso verso Gabrovizza, questa volta in discesa. Non forzo, tento di tenere il ritmo costante e di riposare un po' le gambe. Si arriva al ponte, e da lì in poi si ricomincia a salire. A Gabrovizza ho un momento di difficoltà, ma arriva un po' di discesa ad aiutarmi. E quindi è il momento della temutissima salita, ma trovo un punto di riferimento davanti, lo seguo, anzi lo sorpasso, e finalmente, una volta scollinato vedo il traguardo. Uno sguardo all'orologio e scopro l'incredibile: forse ce la faccio a stare sotto i 43'!!! Spingo ma è difficile, il vento è praticamente contrario, alla fine arrivo al traguardo con un comunque ottimo 43'05'', media di 4'15'', ben meglio di ciò che volevo e speravo. Merito delle ripetute delle settimane precedenti, del lungo con Federico, e del riposo dei 4 giorni precedenti. Non resta ora che non abbassare la guardia e tener duro fino alla Bavisela, che grazie ad un percorso molto meno impegnativo altimetricamente forse mi darà qualche soddisfazione. Incrocio le dita, tocco quello che c'è da toccare e continuo ad allenarmi...

lunedì 4 aprile 2011

Trofeo Running World... però, che salita...

Appuntamento con il trofeo Running World, prima prova (per la classifica individuale) del circuito Provincia di Trieste. Molti partecipanti (470 arrivati) e anche parecchi ritiri, probabilmente vittime dell'ascesa di Gropada e del primo caldo primaverile.
Si arriva di primo mattino in quel di Basovizza, già gremita. Tempo di bere il caffè d'ordinanza, un po' di riscaldamento (non troppo... anzi, proprio poco poco), che sono già le 9.30. Allo sparo sono circa a metà, il primo km è parecchio intasato ed è difficile sorpassare, ma il ritmo è comunque buono, praticamente perdo solamente 15 secondi circa...



Falsopiano in discesa fino a Padriciano, abbastanza veloce, ma un po' prima rallento perché temo la salita. Salita che inizia dolcemente, poi si impenna improvvisamente, gira a destra dando l'impressione di esser terminata ed invece mancano ancora 400 metri duri. Si scende quindi verso Basovizza, prendendo prima un po' di fiato e poi accellerando, cercando di recuperare i pochi metri di vantaggio su Stefano. Le gambe non girano, ancora provate dalla maratonina della settimana prima e dalle ripetute del martedì (bisogna pure trovare delle scuse, no?), quindi fatico a tornare su ritmi veloci.
Poi ci si mette una leggera salitella prima del giro di boa a spezzare ancora il ritmo. Si ritorna sulla via principale, fa ancora più caldo, e si arriva quasi subito, per la seconda temutissima volta, alla seconda salita per Gropada. Mi impongo di tenere un ritmo in salita che non deve mai scendere sotto i 5'30'', e quasi riesco a mantenere la promessa (solo gli ultimi 400 metri saranno a 5'32''). Ormai il più è fatto, si va veloci in discesa verso Basovizza, si costeggia il cimitero in leggera salita, e si prosegue in costante spinta e costante salitina verso l'arrivo, chiudendo con un buon 57'17'', che a conti fatti sono 3' abbondanti in meno dello scorso anno, ma 1' in più di mio cugino... mannaggia m'ha fregato anche questa volta...

venerdì 1 aprile 2011

Si ricomincia!

Si comincia finalmente la stagione 2011! Dopo la Gemina Run, sofferta a causa della seconda salita imprevedibilmente così lunga (alla fin fine era di quasi 1,5 km) descritta dal nemico (ovvero mio cugino) come una salitella, e un lungo trasformato invece in una Mali Kraski Maraton (o viceversa), chiuso in tranquillità senza alcuna difficoltà con un tempo degno di nessuna nota, ma comunque, nonostante due pit stop, inferiore di 8 minuti rispetto a quello dello scorso anno, è questa volta il turno del Trofeo Running World, impegnativo circuito da ripetersi due volte che si snoda tra le vie di Basovizza, Padriciano e Gropada, per un totale di 12,3 km. Proprio la salita (da ripetersi appunto due volte) che da Padriciano porta a Gropada è il tratto clou della gara, una lunga salita, che proprio quando sembra degradare, dà invece un ultimo colpo di coda prima di scollinare lungo la via che porta a Basovizza. L'obiettivo è quello di effettuare un buon allenamento ad un buon ritmo, stando sotto il tempo dello scorso anno (1h00m28s), ma considerando lo scarso livello di allenamento dell'anno passato e la partenza come  da copione nelle retrovie delle retrovie, non dovrebbe esser difficile stare di almeno un paio di minuti sotto l'ora.
La ciliegina sulla torta sarebbe rappresentata dall'arrivare prima del mio nemico giurato (sempre lui, il mio cugino...).
A domenica!

domenica 21 novembre 2010

Mezza di Palmanova... grazie Carlo!

Innanzitutto vorrei ringraziare Carlo, collega e amico, e in questa occasione, anche compagno motivatore di corsa... senza di lui, e con queste ultime settimane passate a grattarmi la pancia, anzi, a evitare di correre, molto probabilmente il risultato non sarebbe stato lo stesso...
Ma ecco la cronaca: ritrovo a Barcola alle 7.15 per quella che si preannuncia essere una giornata disastrosa dal punto di vista meteo, e oltre a me e Carlo, c'e' Igor, Valentina, Stefano e un amico di blog ma mai conosciuto di persona, il simpatico Marco 'Zanger'. Arriviamo con discreto anticipo a Palmanova, parcheggiamo praticamente in piazza, grazie ad un ottimo StefaNello che sfodera tutta la sua conoscenza della cittadina friulana. Ritiriamo il pettorale, quindi un ottimo caffettino, vestizione, e ovvio controllo della pressione dell'olio... Qui commetto l'unico errore della giornata: dopo aver provato e riprovato le mie belle Mizuno Ronin 2 (A1 ultraleggere ma comunque un po' ammortizzate), decido che oggi per tentare di fare un buon tempo, devo osare e indossarle.
Ci avviciniamo alla partenza, e alle 10.00 puntuale il via. Posso dire ORGOGLIOSAMENTE di essere passato sotto la partenza per ultimo... prossimamente provero' anche a partire davanti per primo. Ma intanto teniamo questo primato... con l'organizzazione che mi urlava di tutto per farmi partire... figo :)
A dire il vero la partenza dietro era motivata da due fatti: il primo, la presenza del real time, tanto io la gara la faccio per me e non per la classifica, e poi per la temuta porta in uscita da Palmanova, vero e proprio imbuto, che pero' grazie a questo ritardo nella partenza si rivela abbastanza agevole da superare. I primi km scorrono veloci, il ritmo e' decisamente buono, le sensazioni ottime, le scarpe non fanno male e anzi, mi aiutano a spingere e a tenere per lunghi tratti ritmi decisamente veloci senza nessun problema. Cominciano i ristori, Carlo e' sempre al mio fianco, tiro io, tira lui, scambiamo due parole, insomma, tutto ok. Il morale e' poi alto anche grazie al fatto che nessuno ci sorpassa, abbiamo un ritmo decisamente piu' veloce di chi ci sta attorno, infatti superiamo subito il pace-maker delle 2h, poi quello dell'ora e 50, e poi ormai il ritmo e' quello. Arriviamo al giro di boa con un ottimo 49' e qualcosa, il che significa, in real time, 46'. Pero'.Non male.
Tutto procede liscio fino al 16 km, classico punto dove solitamente comincia la crisi. Crisi che dal punto di vista fiato non c'e', ma il poco ammortizzamento delle mie belle Ronin si fa sentire. Le gambe sono decisamente dure, io do' le colpe alle scarpe, che sicuramente contribuiscono, ma Angi, i lunghi? Dove sono sti lunghi? Carlo comunque si accorge di questa difficolta', resta con me e a dire il vero sono bravo anch'io a ricacciare indietro il tempo quando il passo si avvicina pericolosamente ai 5' al km. L'ultimo km e' difficile, vicino a me c'e' uno sloveno con la morosa/amica/sostenitrice che gli corre a fianco coi roller e lo incita con dei campanacci... eh no eh, non mi faro' mica sorpassare, lo ricaccio indietro con un ultimo scatto d'orgoglio e arrivo al traguardo in (real time) 1h39m02s. PB! Pero', se mi fossi allenato un po' di piu', se non avessi usato un paio di A1, ma magari un paio di A2 (ma tanto non le ho)... ma chissenefrega, ho dato il meglio di me stesso e ho ottenuto un ottimo risultato, e facendo due conti dalla prima mezza di quest'anno sono sceso di ben 20 minuti...
Tempo quindi di ritrovarsi tutti assieme, fare due chiacchiere e le foto di rito e tutti a casa, felici e contenti...