domenica 21 novembre 2010

Mezza di Palmanova... grazie Carlo!

Innanzitutto vorrei ringraziare Carlo, collega e amico, e in questa occasione, anche compagno motivatore di corsa... senza di lui, e con queste ultime settimane passate a grattarmi la pancia, anzi, a evitare di correre, molto probabilmente il risultato non sarebbe stato lo stesso...
Ma ecco la cronaca: ritrovo a Barcola alle 7.15 per quella che si preannuncia essere una giornata disastrosa dal punto di vista meteo, e oltre a me e Carlo, c'e' Igor, Valentina, Stefano e un amico di blog ma mai conosciuto di persona, il simpatico Marco 'Zanger'. Arriviamo con discreto anticipo a Palmanova, parcheggiamo praticamente in piazza, grazie ad un ottimo StefaNello che sfodera tutta la sua conoscenza della cittadina friulana. Ritiriamo il pettorale, quindi un ottimo caffettino, vestizione, e ovvio controllo della pressione dell'olio... Qui commetto l'unico errore della giornata: dopo aver provato e riprovato le mie belle Mizuno Ronin 2 (A1 ultraleggere ma comunque un po' ammortizzate), decido che oggi per tentare di fare un buon tempo, devo osare e indossarle.
Ci avviciniamo alla partenza, e alle 10.00 puntuale il via. Posso dire ORGOGLIOSAMENTE di essere passato sotto la partenza per ultimo... prossimamente provero' anche a partire davanti per primo. Ma intanto teniamo questo primato... con l'organizzazione che mi urlava di tutto per farmi partire... figo :)
A dire il vero la partenza dietro era motivata da due fatti: il primo, la presenza del real time, tanto io la gara la faccio per me e non per la classifica, e poi per la temuta porta in uscita da Palmanova, vero e proprio imbuto, che pero' grazie a questo ritardo nella partenza si rivela abbastanza agevole da superare. I primi km scorrono veloci, il ritmo e' decisamente buono, le sensazioni ottime, le scarpe non fanno male e anzi, mi aiutano a spingere e a tenere per lunghi tratti ritmi decisamente veloci senza nessun problema. Cominciano i ristori, Carlo e' sempre al mio fianco, tiro io, tira lui, scambiamo due parole, insomma, tutto ok. Il morale e' poi alto anche grazie al fatto che nessuno ci sorpassa, abbiamo un ritmo decisamente piu' veloce di chi ci sta attorno, infatti superiamo subito il pace-maker delle 2h, poi quello dell'ora e 50, e poi ormai il ritmo e' quello. Arriviamo al giro di boa con un ottimo 49' e qualcosa, il che significa, in real time, 46'. Pero'.Non male.
Tutto procede liscio fino al 16 km, classico punto dove solitamente comincia la crisi. Crisi che dal punto di vista fiato non c'e', ma il poco ammortizzamento delle mie belle Ronin si fa sentire. Le gambe sono decisamente dure, io do' le colpe alle scarpe, che sicuramente contribuiscono, ma Angi, i lunghi? Dove sono sti lunghi? Carlo comunque si accorge di questa difficolta', resta con me e a dire il vero sono bravo anch'io a ricacciare indietro il tempo quando il passo si avvicina pericolosamente ai 5' al km. L'ultimo km e' difficile, vicino a me c'e' uno sloveno con la morosa/amica/sostenitrice che gli corre a fianco coi roller e lo incita con dei campanacci... eh no eh, non mi faro' mica sorpassare, lo ricaccio indietro con un ultimo scatto d'orgoglio e arrivo al traguardo in (real time) 1h39m02s. PB! Pero', se mi fossi allenato un po' di piu', se non avessi usato un paio di A1, ma magari un paio di A2 (ma tanto non le ho)... ma chissenefrega, ho dato il meglio di me stesso e ho ottenuto un ottimo risultato, e facendo due conti dalla prima mezza di quest'anno sono sceso di ben 20 minuti...
Tempo quindi di ritrovarsi tutti assieme, fare due chiacchiere e le foto di rito e tutti a casa, felici e contenti...



lunedì 15 novembre 2010

Il dilemma!

Che fare domenica a Palmanova? Andare o non andare? E siccome la risposta è "Andare", la seguente domanda è: "Cercare di forzare" o "Fare corsa pseudo tranquilla di gruppo"???
Il cuore come sempre dice di spingere sempre, la testa già alla fine della Su e zo pei clanz diceva addirittura di non andarci, le gambe probabilmente non sanno quanto riescono a tenere...
L'azzardo potrebbe essere quello di cercare un buon compagno di corsa che abbia un ritmo superiore al mio ma che al momento sia un po' giù di forma (il mio amico Carlo capiterebbe a puntino), e giocare la carta spavalda delle scarpe ultraleggere, che però ormai sono abbastanza rodate e anche questa domenica non mi hanno dato alcun problema, anche un percorso difficile e accidentato come quello di Bagnoli...
Che fare?!?

domenica 14 novembre 2010

Penultima fatica... su e zo pei clanz

Appuntamento con l'ultima prova del Trofeo Provincia di Trieste, e penultima prova prima della fine dell'anno. Alla Su e zo pei clanz arrivo piuttosto scarico, con nessun allenamento di corsa dalla maratonina di Lubiana, e con solo allenamenti di pallamano, e quindi incentrati sulla velocita', sulle gambe.
Partenza di gran carriera, non voglio fare come lo scorso anno che sono rimasto imbottigliato al primo sentiero incontrato, il ritmo e' decisamente forte (4'02''), pian piano iniziano pero' i saliscendi che spezzano un po' il ritmo e le gambe... discesona verso Lacotisce, molto insidiosa, ma la affronto al meglio, superando parecchie persone. Si risale dopo una curva a gomito, prima la salita e' davvero ripida, poi si fa piu' dolce ed infine si alterna a qualche breve tratto in piano/discesa... ma qui un po' devo fermarmi, mi manca un po' di condizione e un po' pago anche il ritmo un po' troppo alto dell'inizio. Vengo passato da mio cugino Stefano, col suo passo sempre regolare. Recupero pero' in breve, ormai mancano un paio di km all'arrivo, Stefano e' li' davanti, lo metto nel mirino e sfrutto il mio passo migliore sulle distanze brevi. L'ultimo km e' praticamente un allungo bello tosto, dove riesco a sorpassare 4/5 persone, e alla fine e' un onesto 42'12'' (138-esimo assoluto), 7' secondi meglio dello scorso anno, che a conti fatti e' un passo indietro, considerando che lo scorso anno ero partito dalle retrovie e l'unico pit stop fatto era per un laccio della scarpa che si era allentato, ma che considerando il poco lavoro sul fondo fatto nelle ultime settimane e' sicuramente un buon risultato.
Appuntamento quindi a domenica prossima a Palmanova, obbiettivo, assieme a Stefano, portare la nostra compagna di avventure Valentina al PB.



domenica 24 ottobre 2010

Bravo Angi, bravo! un'ottima mezza di Lubiana!

Mi autocongratulo... dopo un paio di settimane difficili diviso tra lavoro, scelta di mobili, allenamenti non specifici per la corsa (ho ripreso a giocare a pallamano, quindi due allenamenti settiminali sono dedicati esclusivamente a Lei), che hanno avuto come unico risultato quello di produrre una stanchezza dalle proporzioni bibliche, nonche' un notevole disagio intestinale proprio sabato sera e domenica mattina. Quindi le premesse per fare male c'erano davvero tutte... invece inaspettatamente e' giunto un ottimo risultato (secondo i miei standard ovviamente), con tanto di record personale...

Andando per ordine: ritrovo ore 08.00 a Fernetti con Andrea e Marcello, due runners ben piu' forti di me... il viaggio in auto scorre tranquillo, ci mettiamo d'accordo sul punto di ritrovo a fine gara (o meglio sul punto in cui io li raggiungero') e dopodiche', appena arrivati, facciamo un po' di riscaldamento e ci posizioniamo immediatamente dietro ai top runners: posizione per me molto azzardata, ma almeno cosi' evito di partire a 500 metri dallo start.
I primi km scorrono veloci, e a contribuire a cio' e' il pubblico, presente in ogni dove, sempre pronto ad incitare e a sostenere, veramente una sensazione bellissima, ben distante dalla desolazione della mezza di Aurisina, dove regnava sovrana l'indifferenza e l'insofferenza nei confronti di questi 4 pirla che corrono e che quindi li costringono ad aspettare o cambiare strada...
Si diceva dei primi giri... partendo davanti posso andare "forte" gia' da subito, ma senza forzare e senza lasciarmi prendere dall'entusiasmo e seguire un gruppone di forsennati che tira a ben meno di 4'... 4'22'', 4,27'' e quindi mi stabilizzo sui 4'40'', decisamente un buon ritmo che intendo mantenere per tutta la gara, grazie anche ad un percorso decisamente piatto. Intorno al 15esimo e 16esimo km c'e' il solito cedimento, ma cerco di tenere perche' sono li' li' per andare sotto 1h 40m, ma al 18esimo il vento e' contrario, le gambe sono parecchio dure e faccio due passaggi sopra, seppur di poco, ai 5'. Poco male, si e' quasi arrivati, metto a tiro due o tre corridori davanti a me e con uno scatto di orgoglio li passo proprio qualche metro prima della fine. Il crono segna un ottimo 1h42m04s (passo di 4'47'', la distanza percorsa e' di circa 200 metri in piu'), veramente insperato... anche se tutto fa male, specialmente il ginocchio e... la spalla! (?!?)... Adesso si punta dritti dritti per Palmanova, cercando di fare qualche allenamento piu' specifico, con l'obbiettivo di stare sotto l'ora e quaranta... incrociamo le dita...

lunedì 11 ottobre 2010

Addio Maresciallo

Perdere un compagno di squadra e un amico o semplicemente una persona vicina non e' mai facile. Stefano non era un amico, nel senso un amico di quelli stretti, di quelli che ci si sente spesso, ma era un ottimo compagno di squadra, simpatico, pazzo, e nonostante non giocasse mai (ma esclusivamente per scelta sua, perche' nonostante i suoi 43 anni suonati aveva un fisico da far invidia a tanti) era sempre presente agli allenamenti e negli ultimi anni aveva intensificato la sua attivita' con la squadra dei veterani e nelle uscite al di fuori dei confini nazionali della nostra squadra di pallamano. Quando si cominciava la partita di calcetto di riscaldamento tutti volevano giocare con lui, o meglio, nessuno voleva giocarci contro: un continuo dribbling con tanto di interventi un po' al di la' delle regole, e se provavi a metterti davanti al Maresciallo non importava, la palla era sua, con le buone ma soprattutto con le cattive...
Ha reso le notti insonni al nostro DS, che ancora si ricorda le notti brave di Brno a base di Becherovka, anzi, Becherocca come e' stata ribattezzata poi, nonostante lui fosse a centinaia di kilometri di distanza.
Per lui la vela era una passione, e prima di andarsene si e' preso il lusso di arrivare terzo assoluto alla Barcolana, primo nella sua categoria, e poi dopo aver festeggiato con i compagni di equipaggio, la strada verso casa, a poche centinaia di metri dal portone, gli ha teso un tranello e se l'e' portato via. Non so cosa sia successo, non mi interessa. Quello che so e' che la Barcolana non mi e' mai piaciuta per tutto il trambusto che porta con se', da oggi ho un motivo in piu' per non apprezzarla...
Ciao Maresciallo... see you on the other side



lunedì 4 ottobre 2010

Mezza di Aurisina... boh... non so...

Doveva essere un allenamento, la mezza al ritmo che vorrei è ancora lontana (obbiettivo Palmanova), ma così proprio non va. La VII prova del trofeo Provincia di Trieste è una mezza maratona parecchio insolita, con i primi 5 km in salita costante, 10 km di continui avvallamenti e gli ultimi 5 in discesa (il percorso sostanzialmente è un'andata-ritorno). Comincio tutto sommato bene, tranquillo, imposto il ritmo che vorrei, e corro senza orologio, GPS e quant'altro, giusto per ascoltare me stesso e non un congegno elettronico e non aver condizionamenti. Il clima è umido e caldo, per esser l'inizio di ottobre, e quindi approfitto di ogni ristoro, anche se so di soffrire ogni sorso bevuto... ma già all'ottavo km iniziano i problemi, mi fanno male le scarpe, le sento battere davanti (alla fine saranno altre due dita andate... e in totale fanno così 4...), la pianta del piede la sento scoppiare, il bicipite femorale mi dà fastidio... devo camminare uno o due minuti, riprendo, arrivo alla virata e dall'11esimo al 15esimo km è tutt'altra musica, mi sento bene, vado ad un buon ritmo, ma di nuovo a Campo Sacro devo rifermarmi... per evitare di forzare il bicipite adesso mi fa male il ginocchio... poco male, ricomincio, trovo un piccolo gruppetto con cui fare un paio di km, ma quando tutto dovrebbe diventare facile, si fa ancora più difficile... rallento sensibilmente, al 18esimo km vengo raggiunto da Valentina che mi dà la carica per andare avanti, oltre che il rilievo cronometrico, che nonostante tutte le soste e i problemi non fà proprio lo schifo che pensavo(1h37'), faccio un km con lei ma nuovamente devo fermarmi, stanno cominciando i crampi ai polpacci, riprendo, vado nuovamente avanti a lei, di nuovo crampi, mi rifermo, riparto, e l'ultimo km è difficile, sono davanti a lei forse di 10 metri, ma alla curva finale si irrigidisce pericolosamente un polpaccio tanto da rischiare di cadere, e gli ultimi 100 metri li faccio con i polpacci completamente contratti...
Il tempo finale è 1h53'12'' con un passo medio quindi di 5'23'', che poi alla fine era quello che volevo tenere, anzi meglio sarebbe stato un 5'15-18'', ma i troppi problemi avuti, piedi, polpacci, coscia mi lasciano davvero perplesso. D'altra parte è vero che le gare lunghe non sono il mio forte, ma raramente ho concluso una gara con così poco soddisfazione. Non resta altro che darci dentro due settimane per l'ultima prova del Trofeo Provincia di Trieste, gara che a dire il vero mi piace parecchio, per poi ritentare l'esperienza a Lubiana...

lunedì 27 settembre 2010

Trofeo Generali... che faticaccia!

Ripresa autunnale per il Trofeo Provincia di Trieste, che con le ultime 3 gare in quattro settimane. Oggi e' il turno del Trofeo Generali, che si disputa ad Aurisina su un percorso di 8 km sterrato per circa l'80% o forse piu'.
Al via oggi c'e' tutta l'allegra combricola (Valentina, Stefano, Paolo e Andrea), ma alla partenza di questa giornata piovosa di inizio autunno trovo alla partenza il mio amico Carlo, con cui percorro i primi metri. All'inizio dello sterrato scivoloso e sconnesso Carlo se ne va con in suo passo, io rimango saldo nella mia posizione. Dopo circa due km e' il momento della salita, che non conoscevo e che mi preoccupava parecchio: la faccio abbastanza tranquillamente, sorpasso parecchia gente in salita, ma al momento dello scollinamento sono io a pagare un po' lo sforzo e alcuni corridori mi risorpassano. Il percorso porta quindi in leggera salita verso Santa Croce e dopo un breve tratto piano, arriva la discesona scivolosa verso via del Pucino. A questo punto tanto per cambiare mi si slaccia la scarpa, perdo quindi 10-15 secondi per cercare di rifare il nodo con le mani fredde e bagnate, prima di arrivare sulla via della Salvia, che mi ricondurra' fino all'attacco della salita affrontata all'inizio. Questa volta ci arrivo decisamente piu' stanco, cerco di affrontarla correndo, ma mi rendo conto di fare troppa fatica, e cerco, assieme a chi mi sta vicino, di tenere piuttosto una camminata veloce, scelta decisamente azzeccata visto che chi sta davanti riesce a prendere solo un manciata di metri. A questo punto pero' mi rendo conto di non sapere quanto manca, se forzare o meno. Arrivato al campo di calcio di Aurisina potrei tenere un ritmo decisamente superiore, ma non me la sento di rischiare, allora proseguo abbastanza costante (anche se devo dire che le ripetute in salita di due giorni prima le sento tutte, e forse anche di piu'!), e solo in vista del traguardo accellero per cercare di recuperare alcune posizioni. Alla fine e' uno splendido 114esimo posto, miglior piazzamento assoluto di sempre, anche se ad onor di cronaca tante sono state le assenze per la concomitanza con la maratona di Berlino e la maratonina di Udine.
Appuntamento quindi alla prossima settimana con la maratonina del Carso, obbiettivo prefissato e' solo quello di un buon allenamento ad un ritmo decisamente blando, tra i 5'10 e 5'20''...

domenica 19 settembre 2010

Mezza Euromarathon...

Peccato, anche se le condizioni del meteo erano proibitive e alcune delle strade da percorrere erano impraticabili. Peccato perche' la Capodistria > Muggia e' stata la mia prima maratonina, esattamente un anno fa, anche se il percorso veniva fatto in senso contrario. Peccato perche' tanti hanno lavorato con passione a questo evento. Peccato perche' sia Muggia che Capodistria hanno un significato particolare, la prima e' la mia cittadina, la seconda e' la citta' di mia mamma e dei miei nonni, e quindi con questa gara ho un legame particolare. Quest'oggi il percorso e' stato purtroppo quasi dimezzato, con l'arrivo anticipato ad Ancarano, ma comunque si e' riusciti ad arrivare in territorio sloveno, attraverso quella linea ora quasi immaginaria, e una volta ben marcata e ben vigilata dai soldati jugoslavi. Adesso sembra quasi normale, quasi non si da' importanza a quello che invece una volta era la Jugoslavia e la porta dell'Est Europa. Ricordo ancora una gara fatta da ragazzino, quando per la prima volta, grazie ad un accordo, per una Mujalonga, si sconfino' (senza documenti!) in Jugoslavia da Muggia Vecchia per poi rientrare a Santa Barbara... all'epoca (circa 20 anni fa) assoltumente impensabile e incredibile...
Tornando invece ad oggi, l'idea era, assieme a Valentina, Paolo, Enrico e a Stefano, di fare un "lungo" tranquillo e scanzonato, senza grandi pretese. Ma il cambio di percorso scombina tutti i piani, e quindi via ognuno per la propria strada seguendo il proprio ritmo. Personalmente dopo i primi 6 km un po' troppo veloci, il ritmo cala pericolosamente, e solo la salita prima di Ancarano (1 km veramente duro) mi risveglia un po' ma mette a dura prova i miei bicipiti femorali, e un piccolo crampo mi dice di non spingere di piu'... quindi la discesa verso Ancarano mi rimette in asse e tranquillita' fino all'arrivo, dove spingo solamente gli ultimi 3oo metri... Il risultato e' un onesto 51'20'' in real time (il tempo ufficiale intorno al 51'33'') per percorrere i circa 11 km e 100 metri del percorso, con un passo di 4'37''... tutto sommato non male...
Attendo quindi Stefano e Valentina (con Paolo ed Enrico che invece erano già arrivati), e ci rechiamo con la navetta a Capodistria, dove e' allestito il palco per le premiazioni, il ristoro e la raccolta del chip per la consegna del pacco gara (una bella maglietta tecnica a maniche lunghe). Quindi tempo tecnico di un caffe', di perdere in maniera rocambolesca e un po' fantozziana un autobus per il rientro, e siamo di nuovo tutti soddisfatti a Muggia per la bella gara.

lunedì 13 settembre 2010

Un atleta chiamato cavallo... un buon risultato finalmente!


Primo bis assoluto nella mia breve esperienza podistica... si tratta dell'Atleta chiamato cavallo, gara organizzata dalla ASD Sportiamo che si svolge all'ippodromo di Montebello.

A differenza dello scorso anno i km passando da 4 a 8, con top runner che corrono assieme agli amatori e master: quindi 10 giri totali più rettifilo finale. Prendono il via parecchi atleti, io mi metto in disparte con il mio amico Enzino, e parto questa volta con le mie belle (e leggere) Mizuno Ronin 2. Partenza molto ma molto guardinga, considerata la cronica mancanza di riscaldamento, e un discreto pranzo consumato il quel di Suban, con tanto di tagliata di manzo, insomma, un pranzetto leggero leggero... il primo giro lo concludo 92° (!!!), infatti dietro a me al momento della partenza ci sono, come al solito, ben pochi corridori... Il terreno è veramente ostico e ostile, soprattutto in curva, il terreno è fin troppo morbido e si formano varie buche stile spiaggia, tanto che la via più conveniente era fare la curva all'interno e i rettilinei all'esterno, dove il terreno era ben più compatto... Tutto sommato mi sento abbastanza bene, non forzo assolutamente perché non voglio ripetere la pessima esperienza dell'anno scorso, dove per stare dietro al gruppo il primo giro ho fatto gli altri quattro come un cadavere... comincio a rimontare, anche se già alla fine del terzo giro il vincitore (Daris) mi doppia... alla fine è un buon 68° posto, in tempo reale il cronometro dice 36'53'' ed il passo sarebbe leggermente superiore ai 4'30'' al km, tenendo conto che la gara è un po' più lunga degli 8 km dichiarati,... ritiro il bel pacco gara (uno dei motivi principali per cui ho partecipato, devo essere onesto!) e finalmente me ne vo a casa contento e fiducioso per la gara successiva (19 settembre, Euromarathon Muggia - Koper).


KM Tempo Passo Posizione
Giro1 0,8 0:03:46 4'43"92
Giro3 2,4 0:11:05 4'37" 79
Giro5 4 0:18:22 4'35" 72
Giro7 5,6 0:25:38 4'34" 69
Giro9 7,2 0:33:00 4'35" 69
Arrivo 8 0:36:53 4'36" 68

giovedì 26 agosto 2010

Kärnten läuft - poteva andar peggio... :)



Prima gara (e prima maratonina) di una lunga serie che si dovrebbe concludere con Palmanova il 21 novembre. Si corre da Velden lungo il Woerthersee fino a Klagenfurt, in un scenario a tratti suggestivo, per quella che per la Carinzia e' un vero e proprio evento.
Le aspettative iniziali erano piuttosto basse, visto soprattutto il poco allenamento (solo un "medio-lungo" all'attivo) e l'eccessivo caldo umido proprio nel giorno della gara (30 comodi gradi...).
L'obbiettivo quindi era stare sotto le due ore, tagliando il traguardo in condizioni "decorose"... ma ecco un piccolo resoconto.
Si arriva a Klagenfurt il sabato, si va a prendere il pacco gara (sinceramente mi aspettavo una maglietta un po' piu' bella...) e il chip. Assieme alla mia Nicoletta (che la domenica correra' la sua ViertelMarathon) andiamo alla pensioncina di Poertschach (veramente carina, e con dei proprietari simpaticissimi) e cerchiamo un posto dove fare un pasto quasi salutare... un po' difficile ma alla fine io riesco ad avere un buon piatto di spaghetti col pomodoro e Nicoletta un piatto di ravioli ripieni.
Si va quindi a dormire presto, ci si sveglia altrettanto presto perche' io devo prendere il treno per Velden (sono solo 7 minuti), mentre Nicoletta parte proprio a 100 metri dalla pensione (ecco perche' aveva insistito tanto per dormire a Portschach!!!).
Indosso quindi le mie amate Nike LunarTrainer e le Xsocks Run Energy (quelle alte per intenderci): per fortuna che non ho messo le scarpe nuove (grazie Andrea!)...
Il corridoio di partenza e' parecchio stretto, davanti allo Schloss Hotel di Velden, ma tanto me la prendo con la calma, l'obbiettivo e' quello di fare un buon allenamento, tanto che al momento dello sparo sono che approfitto della mancanza di gente ai bagni!
Il percorso e' in leggera salita per i primi 4 km, poi scende in rapida picchiata per 100 metri, poi risale un po' e da lÏ fino al 14esimo km circa e' praticamente piano.
Poi arriva la mazzata, 1 km e qualcosa in leggera ma costante salita verso Krumpendorf, con il ritorno sulla stessa strada dopo una curva stretta, che sicuramente dal punto di vista psicologico non aiuta; e' qui che vedo il palloncino dell'1h50m, ma e' un po' troppo lontano... ormai la combricola con cui ho corso fino a quel momento me la devo tenere fino alla fine!
Gli ultimi 3 km sono tutti sul piano, ma sono veramente duri a causa del caldo, e ogni tanto c'e' qualcuno a lato della strada che ha accusato il colpo, con i sanitari che li soccorrono. A dir il vero, di persone collassate ne ho viste parecchie, e tutte regolarmente assistite da un servizio veramente efficiente. Beh, almeno io riesco a tirare avanti!
L'ultimo km e' veramente faticoso, ritrovo le energie solo verso l'arrivo quando non si puo' fare la figuraccia...
Alla fine e' un modesto 1h58m56s, ma la sorpresa arriva dal mio GPS (tarato tra l'altro per ricevere il segnale ogni secondo): la strada percorsa e' 22km700metri!L'unica spiegazione che riesco a darmi e' che non ho mai cercato la via piu' corta, ma ho sempre corso sulla destra del tracciato, alla ricerca dell'ombra... ed ecco che se questa e' la distanza effettivamente percorsa il risultato e' gia' un po' migliore... e posso guardare alla prossima mezza con un po' piu' di fiducia.
Le sensazioni finali sono comunque buone, l'unico problema sono i piedi veramente a pezzi a causa di alcune vesciche (per il troppo caldo e forse le calze nuove, a volte durante la gara avevo la sensazione che i piedi stessero bollendo), ma per il resto, nel complesso, il risultato mi soddisfa.
E subito dopo la gara, e' il momento di andare al mare, ops, al lago con la mia Nicoletta, che ha concluso anche lei il suo quarto di maratona... infatti, inclusa nel pacchetto, c'e' l'ingresso allo Strandbad di Klagenfurt, veramente una bella idea... e qui tra un bagnetto, una discesa sullo scivolo e un tuffo dal trampolino, la giornata scorre via liscia... in attesa di un giro sul Gerlitzen a respirare un po' d'aria d'alta montagna e ad ammirare lo spettacolo del parapendio!



martedì 17 agosto 2010

Prima uscita con le Ronin 2... minimali...

Indossate le Ronin 2, sono pronto per partire per un giretto breve ma intenso, partenza da casa, taglio per il centro storico di Muggia, Mandracchio, lungomare e via verso Punta Olmi. La prima sensazione e' strana, sembra veramente di non avere le scarpe, abituato come sono a scarpe superammortizzate come le LunarTrainer o le LunarSwift. Devo anche dire che non mi sento comodissimo, la scarpa destra mi sembra un po' stretta, anche se in realta' sono io che ho il piede un po' piu' grande... dopo un po' ci prendo mano, o meglio piede, ed effettivamente noto come siano minimali, molto reattive, molto leggere, e un po' ammortizzate, anzi un po' poco, ma forse con la soletta in gel si riuscira' a trovare un buon compromesso tra reattivita', leggerezza e ammortizzazione.
Insomma, morale della favola, circa 7 km (il GPS non funzionava), e un tempo di 32'10''. E grandi dubbi se usarle domenica prossima alla Kaertner Lauf. Forse sarebbe meglio optare ancora per le mie care LunarTrainer...

venerdì 13 agosto 2010

Le nuove scarpe!

Mi sono tolto il "lusso" di comperare un paio di Mizuno Ronin 2, ultraleggere A1 da gara. Obiettivo: usarle per correre le 5 mezze che mi sono prefissato entro la fine dell'anno, ovvero, nell'ordine, Kaertner Lauft, EuroMarathon, Mezza di Aurisina, Lubiana e infine Palmanova, dove punto a fare il personale (il che non dovrebbe esser difficile, visto il tempo pessimo che ho).
Alla fine di ogni gara, oltre al tempo (sempre se e' decente) postero' anche le foto dell'evoluzione della scarpa... intanto per il momento eccole nuove fiammanti...