Veniamo però alla cronaca di quella che è stata una bella mattinata di corsa tra i boschi, con un meteo praticamente perfetto, fresco, senza sole e senza la pioggia che aveva condizionato l'edizione precedente.
Partenza insidiosa, molto stretta con una curva secca a destra che porta alla prima salitina, ancora su asfalto. Si entra quindi sullo sterrato, ancor più stretto, e parecchio sconnesso. La strada risale, poi scende fino al secondo km, dove inizia la temuta ascesa fino alla vedetta Liburnia. La salita a dir il vero e breve, ma molto pendente. Mette a dura prova le gambe, ma il vero problema sono i due km successivi, in un continuo saliscendi (molto più sali che scendi) in cui è davvero difficile recuperare lo sforzo sulla salita e trovare il ritmo giusto: vengo infatti passato da parecchi runner, e un po' lo sconforto aumenta...
Si arriva quindi all'abitato di Santa Croce, il fondo stradale diventa di asfalto, c'è di nuovo una piccola salita prima della lunga e pendente discesa che porta all'imbocco del sentiero della Salvia, che si percorre fino a ripetere la salita della vedetta Liburnia. La salita questa volta devo farla camminando, chi è intorno a me anche se corre forse prende una decina di metri. Si scollina e si prosegue in direzione Aurisina, passando a fianco del campo di calcio.
Qui finalmente il fondo è decisamente regolare, mi accodo ad un runner del Marathon che seguirò fino all'arrivo, senza forzare ma stando ben attento a chi ho dietro: vedo infatti due runner della mia categoria, che cercano di diminuire il divario, recuperando forse qualche metro, ma non mi lascio raggiungere. Si arriva quindi agli ultimi 100 metri sull'asfalto, facciamo un breve sprint giusto per evitare sorprese sulla linea del traguardo, tagliato in 38'27'', ovvero 1'32'' in meno dello scorso anno, 12° di categoria.
Risultato finale del trofeo: non lo so, dovrei essermi classificato intorno alla 15esima piazza, che tutto sommato riflette abbastanza bene quanto fatto quest'anno. Sicuramente ci sono ampi margini per il prossimo.
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