lunedì 7 maggio 2012

Gare pre-Bavisela - Segnali contrastanti...

Nelle 2 settimane che precedono la Bavisela ci sono state due gare simili, in cui mi attendevo un risultato simile o almeno in leggera crescita. Invece il risultato è stato molto diverso...
Andiamo con calma: domenica 22 aprile, CorriTrieste, gara piatta, due giri di un percorso in PortoVecchio, tempo nuvoloso con leggera pioggia. Arrivo alla gara con le gambe un po' pesanti (il giovedì precedente ripetute in salita, il venerdì breve veloce, sabato partita di pallamano), con la serata precedente non proprio impeccabile (non si può dir di no ad alcune buone birre...), e quindi la prima domanda domenica mattina è: "ma chi me l'ha fatto fare?". Invece le gambe sembrano andare. Sicuramente non sono splendido, un po' nel ritorno del secondo giro le gambe le sento "impastate", ma stringo i denti e alla fine il passo medio sarà 4'12''.
Auto-laps a 1 km della CorriTrieste
Il 25 è invece dedicato alla MujaLonga, gara di casa, su un percorso che conosco come le mie tasche. C'è il sole, fa decisamente più caldo dei giorni precedenti, e ci sono tantissimi runner alla partenza (più di 700), grazie alla validità della gara come campionato regionale di corsa su strada sui 10 km.
Il percorso prevede un bastone tra Porto San Rocco e Lazzaretto, con un piccolo giro all'interno della Base Logistica, per raggiungere i 10 km di lunghezza. La partenza è normale, forse un po' più veloce del preventivato, ma va bene così perché c'è veramente tanta gente e quindi bisogna prendersi il proprio spazio. Fino al 5° sembra andare tutto bene, ma poi, appena entrato in base sento un crollo, un'eccessiva stanchezza che mi lascia abbastanza perplesso. Al viraggio decido di lasciar perdere, di non tirare, infatti al ristoro prendo una bottiglietta e la bevo camminando, poi si riparte, ma il ritmo è decisamente più blando. Solo in prossimità del traguardo, nell'ultimo km, mi sveglio un po', aumento decisamente il ritmo e arrivo in accelerazione, ma le sensazioni sono pessime, il tempo è un mediocre-scarso 45'15'', 4'31'' al km. Doveva essere almeno 4'25'', anzi, forse anche qualcosa in meno.

Auto-laps a 1 km della MujaLonga
Sicuramente dovevo scontare il carico dei giorni precedenti. Speriamo sia solo questo. In attesa della Bavisela, sicuramente i segnali sono contrastanti...

mercoledì 18 aprile 2012

L'evento - mezza di Berlino

E' passato un po' di tempo, e finalmente riesco a scrivere di questo evento splendido a cui sono riuscito a partecipare, ovvero la mezza maratona di Berlino. 27500 iscritti, percorso praticamente piatto, e una giornata splendida per correre, forse leggermente ventosa, ma fresca-fredda, sole e un pubblico incredibile per tutto il percorso, che tocca i punti più belli di quella che può ormai esser definita la capitale d'Europa. E un'ottima occasione per coniugare sport-turismo, o meglio, un'ottima scusa per andare fare una gita con la mia dolce metà e con Fede & Fede, e vedere una città che non avevo ancora visto.
La preparazione alla gara è andata malissimo, causa 1 mese di inattività dovuta al maltempo, compensata con allenamenti saltuari e non assolutamente specifici (pallamano e pallacanestro) e praticamente due soli lunghi (compresa la maratonina di Gorizia). L'obiettivo iniziale era migliorare il personale (1h39m02s a Palmanova, fine stagione 2010), riveduto poi con Federico, cercando quindi di stare intorno all'1h40-41m.
Si parte da Venezia al sabato (primo errore, forse era meglio il venerdì, ma il lavoro...) con Easy Jet, arrivo a Berlino e via a prendere il pettorale. La zona di ritiro del pettorale è immensa, e si trova all'interno dell'aeroporto di Tempelhof, ovvero il terzo aeroporto cittadino, ora adibito a voli privati.
L'esterno dell'aeroporto, dove si ritirano i pacchi gara

Gli stand all'interno sono tantissimi, fortunatamente non compro nulla, a parte alcune barrette per la mattina dopo. Bella la maglietta del pacco-gara (una Adidas tecnica color arancio), ancora più bella la maglietta ufficiale presa in più da Nicoletta (sempre Adidas ma ancor più tecnica). Finalmente, con tutti i bagagli, si va in albergo, scelto strategicamente abbastanza vicino alla partenza. Comincia quindi il toto-cena... che facciamo? dove troviamo un pasto adatto senza spendere un capitale? Non è il caso di cominciare con birre e wurstel, patatine e quanto... decidiamo per un asiatico, lì il riso dovrebbe esser di casa... troviamo un ottimo ristorantino vietnamita, in cui facciamo incetta di riso. Veramente un'ottima scelta, una cena non proprio perfetta (penso ai vari articoli letti, in cui si raccomanda di mangiare il giorno prima solo quello cui si è abituati, e non cominciare con le sperimentazioni per non aver brutte sorprese...), ma che sicuramente raggiunge il suo scopo. Bene, è ora della nanna.

tempo di conoscenze prima della nanna (e nel bicchiere c'è the)
Il giorno della gara ci si sveglia quindi con calma (la gara è alle 10.45, possiamo dormire!!!), e colazione in camera con pane, marmellata, banane e barrette acquistati con sapienza e mestiere il giorno prima. Usciamo dall'albergo e ci dirigiamo a piedi verso la partenza. Arrivati ad AlexanderPlatz veniamo travolti da un fiume di persone che escono dalla metro. Individuiamo in coda alla partenza i camion per il deposito-bagagli, ben posizionati, ben segnalati e con un servizio efficientissimo. Lasciamo i (pochi) vestiti che ci siamo portati appresso e cerchiamo di andare verso la nostra gabbia. Comincia ad avvicinarsi l'ora della partenza, saluto Nicoletta che partirà in fondo al gruppo (le gabbie di partenza sono differenziate per tempo dichiarato), e con Federico mi avvio verso il posto che abbiamo deciso che ci compete (abbiamo dichiarato tempi fantasiosi...). Obbligatoria la sosta cambio olio, proprio quando la gara parte. Federico dapprima un po' si indispettisce, poi nel dubbio cambia l'olio anche lui. Prima di partire si raccomanda: " I lacci!!!". "Tranquillo, ho fatto il doppio nodo!" gli faccio io...

Il percorso di gara
Si parte! con 4 minuti e mezzo di differenza con il tempo ufficiale. Manco male, pensando che poi Nicoletta avrà una differenza di "soli" 35 minuti...
Partenza come al solito lenta, un po' per il poco riscaldamento (solito, tanto sono abituato), e soprattutto per il gran traffico. Si passa a fianco di AlexanderPlatz, si svolta secco a sinistra e si prosegue per un vialone che ci accompagnerà diritto diritto per circa 8 km, passando sotto la porta di Brandeburgo. Ovviamente come da tradizione mi si slaccia una scarpa (ma non avevo fatto il doppio nodo???): imprecazione, sosta, con il guanto non riesco a far il nodo, togli il guanto, allaccia, riparti, rimetti il guanto in corsa... Federico se potesse mi ammazzerebbe... abbiamo perso almeno 30 secondi!!! A partire dal 11 km decido di mettermi davanti e tirare un po', sempre con Fede a stretto contatto.

Gli split
Facciamo degli ottimi intermedi, ma proprio quando dovremmo cambiar passo, subito dopo Checkpoint Charlie, tutto si fa più complesso, ci sono un paio di leggerissimi dislivelli che metteno a nudo la mancanza di preparazione specifica. Teniamo duro, non molliamo e chiudiamo assieme in 1h41m24s, ottimo crono che dovrebbe valere a causa di traffico in partenza e lacci, forse almeno un minuto in meno... e c'è anche lo split negativo!


Non resta altro che aspettare Nicoletta, che però non vediamo causa il continuo fiume di persone, ma che chiuderà la sua prima mezza in 2h35m. Bravissima.
Si va in hotel, riposino e quindi la desideratissima e meritatissima cena, rigorosamente tossica a base di birra, patate e carnazza.
Il fornitore di birra post-gara
Non resta che cercare di far tesoro della gara per fare una buona prestazione nella gara di casa; prima però due piccole tappe di avvicinamento, la CorriTrieste, 8 km, e la Mujalonga, 10 km, ottimi test per valutare la condizione. Appuntamento al 6 maggio!

certificato!

giovedì 8 marzo 2012

Prima mezza 2012 - un (mezzo) fiasco annunciato...

Ed eccoci alla prima gara su strada del 2012, che nelle previsioni doveva essere un banco di prova per Berlino, con un tempo finale che doveva attestarsi intorno ai 5’ in più rispetto al tempo target di Berlino. Beh, come più o meno tutti sanno, il tempo in febbraio non è stato dei più clementi ed è così che tutta la preparazione è andata a farsi benedire, con l’ultimo allenamento di gennaio svolto il 27, il primo di febbraio sempre il 27... Nel mentre ci sono stati allenamenti di pallamano, partite di basket, ma niente che abbia a che fare con una corroborante corsetta o nuotata...

Le aspettative per questa gara sono quindi basse, anzi, rasoterra. In più, la sera prima ho ben pensato di andare a giocare a pallamano in trasferata a Vicenza, e nonostante una partita con un avversario di basso livello, la fatica sulle gambe e le poche ore di sonno si sentono tutte. L’obiettivo è quindi un 1h50m, cioè un lungo di buon livello.
La sveglia è all’alba, mi sembra di non aver neanche dormito. Vengo raccolto dal cucchiaino di Matteo, recuperiamo quindi Stefano e via a Gorizia. La tentazione di non partire è forte...
Mi faccio coraggio e parto, rigorosamente ultimo. Imposto il ritmo, non più di 5’10’’ e non meno di 4’50’’. Già al 5° sento le gambe che fanno male, soprattutto i quadricipiti sembrano esplodere. Non resta che tener duro... peccato non essermi portato dietro l’MP3, almeno non avrei sofferto in solitudine...
I km corrono abbastanza veloci, il circuito nella parte italiana non è male, nella parte slovena invece, a parte la ciclabile a fianco della ferrovia, è abbastanza bruttino, soprattutto il passaggio nella zona industriale, con un paio di saliscendi con relative curve secche che spezzavano il ritmo (e le gambe). Gli ultimi 4-5 km sono abbastanza sofferti, le gambe più che dure ormai sono pietrificate, la speranza di aumentare il ritmo almeno per l’ultimo km si fa vana. Arrivo al traguardo comunque con un decoroso 1h46m53s, tempo leggermente sotto le attese, un po’ a sorpresa.

grande sofferenza...

Mi fiondo quindi alla ricerca di cibo, a tratti durante la gara ho sentito il desiderio di mettere qualcosa sotto i denti... trovo quindi Stefano, anche lui con un tempo sotto le sue abituali performance, e Matteo, che invece conclude con un ottimo crono.


Mancano quindi 4 settimane a Berlino. Quattro settimane in cui cercherò di massimizzare il kilometraggio nella prima metà per poi dimunuire durante la terza settimana e scaricare nell’ultima. Obiettivo per Berlino: migliorarsi, anche se non so di quanto. L’obiettivo iniziale era arrivare intorno ad 1h32-1h35, penso che ormai il risultato sia non raggiungibile. L’importante sarà stare sotto 1h39m, e poi cercare di migliorare ancora per la Bavisela.


mercoledì 25 gennaio 2012

Esordio Trail... Lanaro GranFondo 2012

Si tenta questa esperienza per me quasi “estrema”... non sono un amante delle lunghe distanze, e non è che sia neanche un gran amante delle salite, ma devo fare km in vista di Berlino 2012, e fare allenamenti lunghi mi ha aiutato parecchio già a Palmanova, dove, nonostante una condizione calante, ma con due buoni lunghi alle spalle, il risultato è stato buono, non tanto a livello di crono, quanto di sensazioni.


Alla partenza... ignari della faticaccia che ci aspetta...
L’obiettivo è quello di una bella “gita”, senza alcun patema in termini di tempi/prestazioni. Siamo a tutti gli effetti un bel gruppetto: io, Stefano, Federico e un ottimo Piero, reduce eroico da un sabato sulle piste da sci. In partenza poi ritrovo tanti amici, tra cui Ale, che dopo aver patito qualche problema si ripresenta ai nastri di partenza.
La giornata è fredda, in partenza, ma c’è un gran bel sole e l’aria è, come si suol dire, frizzante! Ore 09.00, partenza dei ciclisti: pare ci sia qualche problema, qualcuno più competitivo spinge un po’ troppo, forse un po’ fuori dallo spirito della manifestazione. Partiti i ciclisti, faccio un po’ di riscaldamento, più che altro per non patire il freddo pungente del mattino. Ore 9.15 puntuali si parte: il percorso all’inizio lo conosco bene, sono circa 5 km in costante salita, parto praticamente ultimo assieme a Federico e Piero, con un bel ritmo blando. Ecco che subito trovo il capro espiatorio della mia prestazione: Ale si piazza davanti a me e non mi lascia passare, alza i gomiti, impedendomi di impostare il mio passo di 3’30’’; devo allora accontentarmi di un blando 6’00’’ J.
Si arriva quindi alla deviazione per Pesek, presidiata da un ottimo Cris,  dove è obbligatoria la sosta foto con Piero. 
Obbligatoria la sosta foto...
Si inizia a camminare a passo spedito lungo la ripida salita, e poco prima dell’attraversamento della strada statale, si ricomincia a correre, sempre in leggera salita, prima di ricominciare un po’ a scendere in direzione Basovizza. Entro quindi nel bosco e subito si imbocca il sentiero 3 in direzione Gropada – Monte dei Pini, salita non impegnativa ma in più di qualche tratto preferisco camminare piuttosto che correre. È quindi il turno della discesa tecnica verso Trebiciano, che supero fortunatamente senza alcun intoppo. È quindi il turno del lungo tratto che porta verso Fernetti, molto corribile, dove però trovo Valentina e Andrea in gita domenicale, e siccome era parecchio tempo che non li vedevo, approfitto per camminare un po’, fare due chiacchiere e mangiare un paio di gel. Ritrovo Federico, anzi lui ritrova me, visto che nei km precedenti ha ben pensato di modificare traiettoria e fare un km e mezzo in più... arriviamo quindi a Monrupino, è il momento del lungo tratto di asfalto in direzione Zolla, che facciamo più camminando che correndo, per salvare le energie per il tratto finale... Arrivati a Zolla, ricominciamo a correre, manca poco (oddio, poco, 4-5 km duri...), ma i muscoli non hanno la mia stessa voglia di arrivare in cima. 

Cominciano i crampi, un po’ ovunque, dal polpaccio alla coscia, devo proprio fermarmi e fare un po’ di stretching almeno un paio di volte. Tento comunque di corricchiare in qualche tratto in piano, ma mi fermo ad ogni minima salita. Finalmente sento gli altoparlanti, anche se sono parecchio lontani, piano piano mi avvicino all’arrivo ma gli ultimi 800 metri sono durissimi: mi raggiunge Ale e ci tiriamo a vicenda fino al traguardo, che tagliamo assieme, anzi, con lui che taglia il traguardo e io che muoio praticamente 3 cm dopo, colpito da crampi in ogni minimo muscolo delle gambe, in crisi completa, tanto da ricordarmi di stoppare il Garmin quasi 8 minuti dopo...
A parte il tratto da Zolla in salita verso la vetta, tutto sommato non è andata malissimo, ma sopportare i crampi per 4 lunghi km di cui almeno 3 di salita, e di cui quasi uno di “arrampicata”, non è stato facile, speriamo si riveli un buon allenamento per gli obiettivi futuri. Già penso all’edizione 2013. Farla, non farla. Aspettiamo il meteo (che difficilmente sarà così perfetto!), la condizione, e se al momento dell’iscrizione affioreranno i ricordi degli ultimi km...


Tornando invece al nostro gruppetto, Stefano, come lo scorso anno, si è fatto rispettare: 3h06’, ma anche lui con deviazione fortuita... Federico invece 3h20’, che vale molto di più considerando il km e mezzo fatto. Piero arriva invece in 3h50’, un buon risultato, considerando che non è un corridore da lunghe distanze e che il giorno precedente lo ha speso sulle piste da sci...
Dopo aver ripreso un po’ di fiato in vetta non resta altro che ridiscendere verso Sagrado, dove abbiamo lasciato l’Alfettone d’ordinanza per ritornare a casa, con una gran voglia di un bagno caldo rilassante... alla prossima!


martedì 22 novembre 2011

Finale di stagione (finalmente!): Maratonina di Palmanova

Arriva finalmente al termine la stagione 2011, almeno per il sottoscritto, con la tradizionalmente piatta maratonina di Palmanova, quest'anno frequentatissima (più di 2700 arrivati) grazie ad un costo accessibile, una buona organizzazione, una temperatura sicuramente migliore delle mezze sahariane che si corrono nel periodo primaverile e tardo-estivo, e soprattutto ad un percorso praticamente piatto; condizioni che fanno gola a parecchi, desiderosi di riscattare un'annata difficile sulle gare lunghe, o di migliorare il proprio primato personale. Arrivo alla Maratonina un po' a corto di preparazione, ma con un paio di bei lunghi alle spalle, che aiuteranno non poco, ma con poco allenamento sui medi e brevi, soprattutto zero ripetute in 1 mese. Capita. L'obiettivo è questa volta finire dignitosamente, e soprattutto divertirmi, grazie all'allegra compagnia di questa trasferta.




Si arriva a Palmanova con lauto anticipo, causa problemi di parcheggio, pettorale e quant'altro, c'è il tempo per un caffè (anzi ci sarebbe anche il tempo per fare una seconda e forse anche terza colazione...). Ci riscaldiamo un pochetto, giusto per non partire freddissimi. L'aria è fredda, c'è un bel sole che fa presagire un po' di aumento di temperatura nel finale di gara, anche se poi non sarà proprio così... Andiamo così alla partenza, quest'anno sdoppiata per favorire il passaggio della porta, vero e proprio imbuto. L'esperimento sembra sia positivo, infatti non ci sono intasamenti... noi come al solito partiamo per ultimi, e i primi 3 km sono un continuo zig zag per sorpassare i concorrenti più lenti. Il nostro gruppo si sgretola quasi subito: Matteo e Stefano subito avanti, Piero e Fabrizio invece indietro, io rimango con Federico, con cui farò più di metà gara, salvo poi lasciarlo un po' indietro. Il ritmo imposto è quello che avevo programmato dall'inizio, 4'50'' per i primi 3-4 km, anche se dobbiamo continuamente strappare per fare qualche sorpasso, a volte non proprio agile. L'idea iniziale era poi di  accelerare già al quinto, ma preferisco rimanere con Federico, al rientro dopo un periodo di inattività causa infortunio: a me non interessa tirare come un matto, per magari fare 30'' meno dello scorso anno. Allora si va insieme fino al 13-14simo km, poi vedo che faccio fatica a tenere un ritmo più lento, e allora cerco di andare sul mio ritmo, portandomi intorno ai 4'35'', senza sentire fatica alcuna. Riesco a tenere questo ritmo fino al 19simo, poi subentra un po' di affaticamento muscolare, devo rallentare leggermete, 4'50'' di nuovo... Poco male, sono arrivato, 1h41m01s, miglior crono stagionale sulla mezza, due minuti meglio della Bavisela (anche se quest'ultima è stata caratterizzata da parecchi stop'n'go causa crampi), ma quello che mi fa più piacere sono le ottime sensazioni durante tutta la gara, lo split negativo, l'allegra compagnia, la bella gita e l'ottima pizza finale!

mercoledì 26 ottobre 2011

Trofeo Generali - fine Trofeo Provincia di Trieste

Giunge al termine il Trofeo Provincia di Trieste con la gara scenograficamente più bella, ovvero il Trofeo Generali, con il suo percorso di 8 km che si snoda sui sentieri sterrati tra Aurisina e Santa Croce. Si tratta per me della 7-ima prova del trofeo, che quindi mi permette di avere anche il bonus per aver partecipato a più di 6 gare: sono quindi solo due le gare cui ho mancato, la 3000 in pista (causa vacanze) e la maratonina di Aurisina (causa scarsa condizione ed evidente avversità nei confronti di una gara che secondo il sottoscritto è veramente la peggiore come tracciato dell'intero trofeo Provincia di Trieste).
Veniamo però alla cronaca di quella che è stata una bella mattinata di corsa tra i boschi, con un meteo praticamente perfetto, fresco, senza sole e senza la pioggia che aveva condizionato l'edizione precedente.


Partenza insidiosa, molto stretta con una curva secca a destra che porta alla prima salitina, ancora su asfalto. Si entra quindi sullo sterrato, ancor più stretto, e parecchio sconnesso. La strada risale, poi scende fino al secondo km, dove inizia la temuta ascesa fino alla vedetta Liburnia. La salita a dir il vero e breve, ma molto pendente. Mette a dura prova le gambe, ma il vero problema sono i due km successivi, in un continuo saliscendi (molto più sali che scendi) in cui è davvero difficile recuperare lo sforzo sulla salita e trovare il ritmo giusto: vengo infatti passato da parecchi runner, e un po' lo sconforto aumenta... 


Si arriva quindi all'abitato di Santa Croce, il fondo stradale diventa di asfalto, c'è di nuovo una piccola salita prima della lunga e pendente discesa che porta all'imbocco del sentiero della Salvia, che si percorre fino a ripetere la salita della vedetta Liburnia. La salita questa volta devo farla camminando, chi è intorno a me anche se corre forse prende una decina di metri. Si scollina e si prosegue in direzione Aurisina, passando a fianco del campo di calcio. 


Qui finalmente il fondo è decisamente regolare, mi accodo ad un runner del Marathon che seguirò fino all'arrivo, senza forzare ma stando ben attento a chi ho dietro: vedo infatti due runner della mia categoria, che cercano di diminuire il divario, recuperando forse qualche metro, ma non mi lascio raggiungere. Si arriva quindi agli ultimi 100 metri sull'asfalto, facciamo un breve sprint giusto per evitare sorprese sulla linea del traguardo, tagliato in 38'27'', ovvero 1'32'' in meno dello scorso anno, 12° di categoria.


Risultato finale del trofeo: non lo so, dovrei essermi classificato intorno alla 15esima piazza, che tutto sommato riflette abbastanza bene quanto fatto quest'anno. Sicuramente ci sono ampi margini per il prossimo.

Adesso rimangono 4 settimane prima dell'ultimo appuntamento agonistico stagionale, ovvero la maratonina di Palmanova, dove poter finalmente cimentarsi in una gara lunga a una temperatura si spera ben al di sotto di quella di Klagenfurt e Muggia, e soprattutto con un percorso, anche se non esaltante dal punto di vista del paesaggio, senza alcun punto critico o strappo o altro, o meglio, sempre e comunque desolatamente pianeggiante... Obiettivo: 2 lunghi di circa 20 km, 2 medi e 2 veloci nelle prossime settimane, poi diminuire il kilometraggio, e arrivare con una buona condizione appunto al 20 novembre, per cercare di scendere sotto il tempo dello scorso anno. Rimangono poi 4 mesi interi per preparare Berlino, cercando di infilare dentro alcune gare lunghe (oltre che ovviamente gli odiati lunghi) per abituarsi alla distanza e alla fatica (Lanaro Granfondo e perché no, magari una buona parte della cavalcata carsica), e alcune campestri del circuito CSI per cercare di aumentare la velocità e la resistenza alla velocità.

lunedì 17 ottobre 2011

Comeback!


Riprende, almeno per quanto mi riguarda, il trofeo Provincia di Trieste, dopo la pausa estiva e il salto a piè pari della maratonina di Aurisina, un po' perché non pronto per fare 21 km a un ritmo decoroso, un po' perché la gara non mi piace, un po' perché la sera prima si è fatto bisboccia, un po' perché la gara partiva alle 9.30 e mi sono svegliato alle 10...
Questa volta tocca alla Su e Zo pei Clanz, gara che storicamente chiudeva il Trofeo, ma che quest'anno cede il passo al Trofeo Generali, posticipato per non cadere in concomitanza con la Maratonina di Udine (e infatti cade in concomitanza con la ben più interessante maratonina di Lubiana...).
Il tracciato, molto ondulato (ovviamente va su e zo), parte dal piazzale della Wartsila, lungo un largo rettilineo per poi infilarsi in salita nelle stradine di San Dorligo (i famosi clanz), per poi diventare sterrato e raggiungere il monte Usello, quindi in discesa verso Lacotisce, salitone finali e di nuovo il rettilineo finale fino all'arrivo. La giornata è piuttosto fresca, con parecchio vento di bora a renderla di fatto fredda!



Arriviamo alla cronaca: si parte controvento, e per fortuna, stando in gruppo, non si sente nè il freddo nè il vento. Fatico un po' a superare qualche concorrente più lento, mi assesto su un ritmo non troppo veloce per non bruciarmi le gambe per la salita che comincia già al primo km, che porta sullo sterrato con tracciato mai piano. Si scende quindi velocissimamente verso Lacotisce su una discesa dapprima molto tecnica. per poi arrivare sull'asfalto e risultare molto più agevole. Alla curva secca verso la risalita, so che lì inizia di fatto la gara, con due salite spezzagambe: la prima, più ripida ma di fatto più semplice, sia perchè su asfalto, sia perché dopo un lungo tratto di discesa dove le gambe non lavorano e la seconda, meno ripida ma su sterrato, forse un pelo più lunga, che con le gambe stanche è veramente impegnativa...



Riesco a chiudere la salita ad un ritmo decente, sopravanzando alcuni concorrenti che invece trovano difficoltà, e quindi cominciano gli ultimi due km fatti di un po' di pianura e un po' di discesa verso l'arrivo, dove poter finalmente andare regolari con un po' più di velocità, anche se davanti mi manca qualcuno che mi tiri un po' di più.


In vista del traguardo vengo superato da un paio di runner (ah ecco, ero allora io che tiravo loro!) ma poco male, il risultato per quanto mi riguarda è ottimo, soprattutto dopo alcune prestazioni molto deludenti durante la pausa estiva, complici il poco tollerato caldo (Woerthersee Marathon e Muggia-Koper) e le vacanze (Giro di Roiano).







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